Ben 45 anni di carriera e più di 35 milioni di esemplari costruiti: sono questi i numeri, impressionanti, della Volkswagen Golf. Ora la berlina compatta tedesca giunge alla sua ottava generazione, che punta forte su digitalizzazione e propulsori elettrificati. I caposaldi stilistici e tecnici – l’auto, lunga circa 4,3 metri ed è realizzata sulla base del pianale modulare MQB – rimangono invariati, ma tutto è stato ottimizzato per continuare a mantenere la leadership del mercato europeo.

L’ultima evoluzione del classico di Wolfsburg prevede di serie chicche come i gruppi ottici a led e il cruscotto completamente digitale da 8,25″, mentre il sistema infotelematico, sempre da 8,25”, è stato spostato all’apice della plancia e beneficia delle funzionalità di comando vocale (pure sfruttando l’app Alexa), oltre a essere totalmente compatibile con smartphone: connesso alla rete, comprende funzionalità di streaming, webradio e altri servizi online. Infine, all’interno i tradizionali interruttori sono stati sostituiti da tasti con superfici sensibili al tatto, mentre a richiesta c’è l’head-up display, che proietta le principali informazioni di marcia e quelle gps sul parabrezza, nel campo visivo del conducente.

I consumi scendono fino al 12% – le emissioni di CO2 dei motori diesel si riducono sino al 17%, quelle dei benzina e TSI fino al 10% – e la nuova Golf sarà la prima Volkswagen a debuttare con cinque motorizzazioni elettrificate, un record anche per la sua categoria: si va dai motori mild hybrid con potenza da 110 a 150 Cv, arrivando ai più sofisticati powertrain plug-in hybrid “GTE”, da 204 e 245 Cv, che possono percorrere diverse decine di chilometri in modalità di marcia completamente elettrica grazie alla batteria da 13 kWh. Inoltre, al lancio l’offerta includerà due turbodiesel TDI, con potenza da 115 Cv e 150 Cv. Più in là, invece, arriveranno le edizioni sportive, con oltre 300 Cv di potenza, e quelle alimentate a metano “TGI”, con propulsore da 130 Cv.

Curata la sicurezza, che sfrutta le funzionalità del pacchetto “Travel Assist” e del cruise control adattivo: la casa madre asserisce che “la Golf può procedere in autostrada fino a 210 km/h senza che il guidatore debba sterzare, accelerare o frenare attivamente. Inoltre, il nuovo sistema di assistenza aiuta a evitare gli incidenti in curva con il traffico proveniente dal senso opposto”. Già la versione base sarà equipaggiata con assistente di mantenimento corsia e monitoraggio della distanza di sicurezza, sistema di avviamento senza chiave e comunicazione Car2X (scambio di dati con altri veicoli e l’infrastruttura del traffico stradale). Infine, l’auto è anche in grado di riconoscere la segnaletica stradale. Il debutto commerciale è atteso per il primo trimestre del 2020.

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