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Alitalia, slitta il termine per la presentazione dell’offerta vincolante: proroga al 15 ottobre

La proroga è stata concessa, si legge nella nota del ministero dello Sviluppo Economico, "al fine di permettere al consorzio acquirente di definire i dettagli del piano di rilancio della compagnia aerea". Gruppo Fs, Atlantia, Tesoro e Delta Airlines dovranno quindi dettagliare la proposta entro il prossimo 15 ottobre. Mercoledì riunione al Mise tra commissari e rappresentanti sindacali
Alitalia, slitta il termine per la presentazione dell’offerta vincolante: proroga al 15 ottobre
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Slitta di un mese il termine per la presentazione dell’offerta vincolante di acquisto di Alitalia. Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, come richiesto dai commissari straordinari, ha firmato la proroga che permetterà alla newco formata da Gruppo Fs, Atlantia, Tesoro e Delta Airlines di definire la proposta entro il prossimo 15 ottobre.

La precedente scadenza era fissata al 15 settembre e da settimane era già chiaro che sarebbe stato concesso altro tempo. Infatti i commissari avevano chiesto anche la proroga degli ammortizzatori sociali – in scadenza il 23 settembre – per altri sei mesi per 1.180 dipendenti, una cifra più elevata rispetto al personale (830 unità) che attualmente fruisce della cassa integrazione.

La proroga è stata concessa, si legge nella nota del Mise, “al fine di permettere al consorzio acquirente di definire i dettagli del piano di rilancio della compagnia aerea”. Lo scorso 5 agosto era stata la holding Atlantia, che controlla Autostrade, ad avanzare la proposta. La nuova Alitalia dovrebbe avere anche il ministero dell’Economia fra i suoi soci, ma solo con una quota marginale. I principali azionisti – come spiegato da Ilfattoquotidiano.it negli scorsi giorni – dovrebbero essere Ferrovie e Atlantia con il 35 per cento ognuno.

Il socio statunitense Delta dovrebbe invece avere il 10 per cento, mentre il resto del capitale toccherebbe al Tesoro grazie alla conversione degli interessi (145 milioni) del prestito ponte (900 milioni) concesso dallo Stato alla compagnia. Da parte del Tesoro non c’è quindi l’intenzione di convertire l’intero finanziamento finito peraltro anche nelle mire di Bruxelles che indaga su ipotesi di violazione della concorrenza attraverso aiuti di Stato.

Il nodo vendita sarà al centro del tavolo, insieme alla cassa integrazione, della riunione al Mise mercoledì pomeriggio dalle 16. L’ex capogruppo M5S al Senato, preso il posto di Luigi Di Maio, spostatosi agli Esteri, ha convocato i rappresentanti sindacali e i tre commissari. Ci sarà anche il capo di gabinetto del ministero dei Trasporti, ora guidato dalla dem Paola De Micheli, che ha sostituto Danilo Toninelli. Parteciperanno poi funzionari del ministero del Lavoro e della Regione Lazio.

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