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Beni culturali, Dario Franceschini nomina segretario generale del ministero Salvatore Nastasi

Il Consiglio dei ministri ha anche deciso lanomina a comandante in capo della squadra navale dell’ammiraglio Paolo Treu, nonché il conferimento delle funzioni di direttore della Direzione armamenti navali all’ammiraglio Massimo Guma
Beni culturali, Dario Franceschini nomina segretario generale del ministero Salvatore Nastasi
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Rieccolo. Salvatore Nastasi torna a lavorare al ministero dei Beni culturali.Come annunciato dal Fatto Quotidiano, Dario Franceschini lo ha nominato Segretario generale del dicastero che è a sua volta appena tornato a guidare. A renderlo noto è il comunicato stampa del Consiglio dei ministri, il secondo da quando esiste il governo Pd-M5s.

Sempre oggi è stata decisa la nomina a comandante in capo della squadra navale dell’ammiraglio Paolo Treu, nonché il conferimento delle funzioni di direttore della Direzione armamenti navali all’ammiraglio Massimo Guma. A fare rumore, però, è soprattutto il cognome di Nastasi, praticamente il “signore” dello spettacolo dal vivo. Marito di Giulia Minoli, figlia di Giovanni e Matilde Bernabei è stato direttore generale, Commissario straordinario di governo del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro San Carlo di Napoli dell’Arena di Verona, attuale vicepresidente della Siae e presidente annunciato della Fondazione del Maggio Musicale per volontà del sindaco Dario Nardella.

A nominarlo per la prima volta capo di gabinetto dei Beni culturali fu Sandro Bondi, ma poi Nastasi fu confermato in quel ruolo dai successori Giancarlo Galan e Lorenzo Ornaghi. Nastasi in pratica è passato dalla corte di Berlusconi al Giglio Magico. Sotto l’ex segretario del Pd è stato vicesegretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e Commissario di governo per la bonifica e la riqualificazione di Bagnoli a Napoli. Dal 2017 al 2019 è stato anche Coordinatore per la Presidenza del Consiglio per l’organizzazione di Matera Capitale della Cultura 2019. Dal 2016 è presidente dell’Accademia nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico di Roma. Dal 2018 è vicepresidente della Società Italiana degli Autori ed Editori (Siae) e (affiliatosi alla rete discreta del potere di un altro ex ministro dei Beni culturali, Massimo Bray) pure consigliere delegato di Treccani Reti Spa.

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