Cultura

Pier Paolo Pasolini, quattro giorni per scoprire temi, forme e lingua della sua poesia: al via la seconda edizione della summer school a Casarsa

La scuola estiva del Centro Studi, ospitato in quella che che un tempo fu la casa dell'intellettuale del Friuli, partirà mercoledì 11 settembre e si chiuderà con gli interventi di sabato 14. I 25 fortunati partecipanti, potranno prendere parte a lezioni, laboratori, ma anche incontri aperti al pubblico con esperti e accademici di tutto il mondo

di F. Q.

I “temi, le forme e la lingua” della Poesia di Pasolini, indagati attraverso le lezioni di esperti, italiani e internazionali, dell’opera dello scrittore e cineasta italiano. È il focus della seconda edizione della scuola estiva del Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone, in quella che un tempo fu la casa dell’intellettuale nel Friuli. Una quattro giorni, da mercoledì 11 settembre a sabato 14, dedicata alle nuove ricerche sull’opera di Pasolini. Un campo di studi che, come dimostra la rapidità con cui si sono esauriti i 25 posti messi a disposizione, rimane sempre in continuo aggiornamento.

Il programma, dedicato a giovani studiosi, accademici e ricercatori, è stato curato da Lisa Gasparotto (Università di Milano-Bicocca) e Paolo Desogus (Sorbonne Université di Parigi), affiancati dal presidente del Centro Piero Colussi, dal sindaco di Casarsa Lavinia Clarotto e dall’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli. Tra i maggiori sostenitori e partner culturali ci sono la Fondazione Friuli, l’Équipe littérature et culture italiennes dell’Università Sorbonne di Parigi, l’Università degli Studi di Trieste e la Società per lo studio della modernità letteraria (MOD).

“Abbiamo a lungo pensato al tema di questa seconda edizione”, spiegano i curatori Gasparotto e Desogus. Nel tentativo di integrare l’offerta formativa con interventi di alto profilo scientifico, ma anche con un carattere didattico, la decisione è stata quella “di trattare nel dettaglio alcuni testi”, ma senza trascurare “il metodo di lavoro pasoliniano e la commistione che caratterizza l’intera sua opera”, inserendo “lezioni dedicate alle singole opere poetiche”, ma anche sugli “inserti poetici nell’opera teatrale e cinematografica”.

Quindi lezioni frontali, ma anche alcuni incontri aperti al pubblico con autori e critici. Tra questi Franco Zabagli, dal Gabinetto Vieusseux di Firenze, giovedì alle 21, per la presentazione della nuova edizione di “Poesie a Casarsa”, il primo libro di Pasolini e, venerdì alle 18 la presentazione della rivista “Il parlar franco” con il curatore Gualtiero De Santi e l’autore Rienzo Pellegrini. Agli studenti che stanno già lavorando sull’opera dell’intellettuale di Quartiere Santo Stefano sarà inoltre dedicato un laboratorio in cui poter presentare e discutere i propri lavori alla presenza di studiosi affermati come Marco Bazzocchi (Università di Bologna), Davide Luglio (dalla Sorbonne di Parigi), Silvia De Laude (Université de Genève), Gianluca Picconi (Università di Genova), Caterina Verbaro (Università Lumsa Roma), Maria Rizzarelli (Università di Catania).

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