Sbarcati a Pozzallo i 104 migranti a bordo della nave Eleonore della ong Lifeline, dopo che l’imbarcazione dell’organizzazione, respinta nei giorni scorsi sia dall’Italia che da Malta, ha dichiarato lo stato di emergenza entrando in acque italiane in violazione del divieto d’entrata firmato dai ministeri dell’Interno, della Difesa e dei Trasporti. La nave è stata così sequestrata dalla Guardia di finanza, salita a bordo, con i naufraghi che sono così potuti sbarcare. Sulla loro situazione, spiegano dalla Commissione Ue, è già iniziato il coordinamento di alcuni Stati membri per la redistribuzione: secondo quanto si apprende da Bruxelles, sono cinque i Paesi che hanno dato la loro responsabilità. La Procura di Ragusa, guidata da Fabio D’Anna, secondo quanto appreso da Adnkronos, aprirà nelle prossime ore un’indagine. Il reato contestato, al momento contro ignoti, è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I magistrati stanno aspettando l’informativa della Squadra mobile. Iniziate sempre a Pozzallo, ma in un’area diversa rispetto a quella della Eleonore, anche lo sbarco dei 29 migranti a bordo della nave Cassiopea della Marina Militare.

Durante le operazioni di sbarco, la Squadra mobile di Ragusa, guidata da Antonino Ciavola, ha isolato e sta procedendo all’identificazione di due giovani egiziani sbarcati dalla nave della ong Lifeline. Gli inquirenti ritengono che si possa trattare degli scafisti che hanno guidato l’imbarcazione soccorsa dalla ong tedesca.

Il comandante ed il responsabile di bordo della nave si trovano invece nell’hotspot di Pozzallo per essere sentiti dalla Squadra mobile di Ragusa sul salvataggio e lo sbarco dei 104 migranti. I due vengono ascoltati in qualità di persone informate sui fatti alla presenza dei loro legali di fiducia.

“La situazione pericolosa per la vita delle persone a bordo mi costringe a dirigerci verso il porto più vicino”, ha spiegato il capitano della Eleonore, Claus Peter Reisch, appena prima di prendere la decisione di violare il divieto d’ingresso. A causa del sovraffollamento della nave, diversi dei migranti soccorsi non possono ripararsi sotto i teloni rimanendo così esposti in queste ore al forte temporale. “Leggi e confini vanno rispettati. Se qualcuno pensa di fregarsene senza conseguenze ha sbagliato di grosso e ha sbagliato ministro. Faccio e farò di tutto per difendere l’Italia”, è stata la reazione di Matteo Salvini poco prima del sequestro. Sul caso, come già sabato e domenica, è intervenuto il Pd.

Prima Andrea Orlando chiedendo un intervento di Giuseppe Conte: “Rivolgo un forte appello al presidente Giuseppe Conte perché intervenga per far cessare queste torture e questi sequestri di persona che ci fanno vergognare di essere italiani”. Quindi direttamente Nicola Zingaretti: “Quanto sta avvenendo in queste ore nel Mediterraneo, tra sbarchi continui sulle nostre coste e divieti disumani, conferma che le politiche in materia di immigrazione di questi mesi non hanno risolto nulla”, scrive in una nota il segretario dem. Quindi la richiesta a Conte di “affrontare immediatamente la situazione delle persone bloccate in mare in condizioni di emergenza umanitaria e, ovviamente, continuiamo a chiedere che ci si prepari a una svolta radicale nelle politiche su questi temi”.

Il giorno dopo il soccorso era arrivato il divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane firmato dal capo del Viminale, da Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli, secondo quanto previsto dal decreto Sicurezza bis. Nel testo del provvedimento, il capo del Viminale sosteneva che concedere l’entrata in Italia alla Eleonore “potrebbe determinare rischi di ingresso sul territorio nazionale di soggetti coinvolti in attività terroristiche o comunque pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, in quanto le persone tratte a bordo della Eleonore sono verosimilmente cittadini stranieri privi di documenti di identità e la cui nazionalità è presunta sulla base delle rispettive dichiarazioni”.

Salvini ha smentito anche la versione della ong, secondo cui il gommone soccorso stesse per affondare: l’imbarcazione era in condizioni di “buona galleggiabilità”, si leggeva nella nota del Viminale, e una motovedetta libica stava uscendo dal porto di al-Khoms “assumendo pertanto il coordinamento dell’evento”, quando la nave della ong, “anticipando di fatto l’arrivo della motovedetta libica ed operando in totale autonomia”, è accorsa e ha preso a bordo i 101 migranti, “richiedendo alle autorità maltesi e italiane l’assegnazione urgente di un Pos – place of safety”.

A Pozzallo, ma in un’area diversa rispetto a quella della Eleonore, si è anche svolto lo sbarco dei 29 migranti a bordo della nave Cassiopea della Marina Militare. Sull’imbarcazione si trovavano i componenti di quattro nuclei familiari e un 19enne. Nel dettaglio sono sei uomini, cinque donne e diciotto minorenni: dieci bambini e otto bambine. Tra loro anche una donna incinta col marito e i loro sei figli. Le loro condizioni di salute sono buone, comprese quelle di un bambino che soffre di asma perché i genitori avevano medicine per curarlo. I 29 sono stati soccorsi mentre erano a bordo di un gommone a sud di Lampedusa.

Nella notte tra domenica e lunedì, intanto, si è verificato un nuovo sbarco ‘autonomo’ a Lampedusa e altri due sono avvenuti in mattinata. Nel primo caso a cala Spugne sono arrivati 63 maghrebini, soprattutto tunisini, a bordo di una imbarcazione in legno. Nel secondo caso, 65 migranti sono stati intercettati dalla Guardia di finanza a poche miglia dalla costa di Lampedusa. Poco dopo sono arrivate altre 65 persone. Gli sbarchi avvengono mentre a poche miglia di distanza la nave Mare Jonio di Mediterranea con a bordo 31 persone aspetta di conoscere gli sviluppi dopo la richiesta del comandante di potere entrare in porto. A Pozzallo, invece, la nave Cassiopea della Marina militare ha sbarcato 29 persone soccorse: 5 uomini, 5 donne e 19 minorenni. Erano a bordo di un potente motoscafo cabinato intercettato a sud di Lampedusa.

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