Intervistato dal Washington Post, il fondatore dell’app Yaroslav Goncharov ha assicurato che FaceApp carica sui server solo la foto scelta dall’utente – quindi non l’intero rullino e che “la maggior parte” delle fotografie caricate viene cancellata dai sistemi entro 48 ore. Inoltre, dice, le foto non vengono inviate in Russia, ma a server americani. Le elaborazioni sono molto complesse e richiedono una potenza di calcolo non raggiungibile da tutti gli smartphone, perciò, spiega la società, è necessario usare server esterni e cloud. “I nostri dati viaggiano su server in Paesi stranieri, Russia o Usa che siano – puntualizza Ziccardi – dove non sappiamo quali misure di sicurezza siano adottate per proteggerli”. Questo ovviamente non vale solo per FaceApp, ma per le molte applicazioni che elaborano i dati da remoto, come molti programmi di fotoritocco.

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