Altro che pax nel nome del compromesso, in attesa di scrivere le regole per il rinnovamento interno di Forza Italia, con le primarie ancora sullo sfondo. Dentro il partito azzurro è ancora caos: non è bastata la scelta di Silvio Berlusconi di nominare nuovi coordinatori Mara Carfagna e il ribelle Giovanni Toti, nel tentativo di spegnere le polemiche interne. Un vertice a Palazzo Grazioli, con il presidente e i due neo coordinatori, si è tenuto nel corso della mattinata, ma le “regole condivise“, come confermano i protagonisti, ancora sembrano lontane.
Ma non solo. Il presidente della regione Liguria, da tempo in rotta con i vertici, ha pure deciso comunque di confermare la sua kermesse organizzata al Teatro Brancaccio a Roma, prevista per sabato 6 luglio, nonostante l‘irritazione di mezzo partito e dello stesso Berlusconi. “Se Berlusconi mi ha chiesto di cancellarla? Ma no, perché mai. Con lui il rapporto è buono, anche quando non condividiamo le stesse idee”, sostiene lo stesso Toti.
Ma se la capogruppo alla Camera, Maria Stella Gelmini aveva parlato di “iniziativa nata contro il partito”, anche l’altra coordinatrice Carfagna, al termine del vertice, gela Toti: “Domani non sarò alla convention di Toti, perché non è una manifestazione di partito, è un’iniziativa personale”, ha chiarito. Per poi “avvisare” il collega “Sono certa che Toti sappia indirizzare la riflessione verso idee costruttive, lo farà in totale libertà”. Ma il rischio, spiega, è che la kermesse “possa essere divisiva“.
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