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Cittadella, il “dress code” per le vigilesse: “Ecco il reggiseno da indossare. I cosmetici? Solo colori tenui”

Nuove prescrizioni per le vigilesse della città in provincia di Padova, introdotte del nuovo regolamento della polizia locale che il consiglio comunale dovrà votare tra pochi giorni. Da un lato le novità sull’assetto antisommossa e antiterrorismo, con scudi e maschere antigas in dotazione obbligatoria, dall’altro un “dress code” rigido

di Davide Turrini

Capelli di colore naturale e con un taglio non bizzarro. Smalto trasparente sulle unghie. Reggiseno obbligatorio tutto l’anno di colore “neutro” per “non creare turbamento nei cittadini”. Queste sono solo alcune delle prescrizioni per le vigilesse di Cittadella (Padova) introdotte del nuovo regolamento della polizia locale che il consiglio comunale della città patavina dovrà votare tra pochi giorni. Da un lato le novità sull’assetto antisommossa e antiterrorismo, con scudi e maschere antigas in dotazione obbligatoria, dall’altro un “dress code” rigido.

Dicevamo dei capelli, intanto. Niente frangia troppo lunga (“la lunghezza, anteriormente, non deve eccedere al di sotto delle sopracciglia”) e se i capelli sono comunque lunghi dietro andranno raccolti in una coda di cavallo o in una treccia purché si usino “accessori di dimensioni ridotte e di colore tale da risultare poco appariscenti”. Sui cosmetici il nuovo regolamento parla chiaro: rossetto, cipria, fard, mascara devono avere “colori tenui” e non troppo marcati. Fede o anello di fidanzamento bene, ma gli orecchini posso essere indossati solo “se non sono pendenti” e in tutte e due le orecchie.

“Tinta carne”, invece, per reggiseno e collant da indossare “sia d’inverno che d’estate, salvo specifiche e temporanee autorizzazioni da parte del medico competente”. Importanti novità riguardano anche le norme comportamentali come il saluto militare con mano destra all’altezza della visiera del copricapo anche solo davanti a semplici cittadini. “I nostri agenti sono tenuti ad avere un aspetto consono – ha spiegato a Il Gazzettino, il comandante dei vigili di Cittadella, Samuele Grandin – Siamo forze dell’ordine a tutti gli effetti, per cui vige un principio militaresco. Chi sceglie questo lavoro deve capire che non siamo un’armata Brancaleone”.

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