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Rai, non c’è accordo Lega-M5s: salta il voto in Commissione Vigilanza sul doppio incarico al presidente Macello Foa

Un nulla di fatto quindi, contro cui si è scagliato il segretario della commissione in quota Pd Michele Anzaldi: "Vigilanza Rai: M5s-Lega divisi su Foa fanno saltare ancora seduta. Parlamento bloccato e umiliato"
Rai, non c’è accordo Lega-M5s: salta il voto in Commissione Vigilanza sul doppio incarico al presidente Macello Foa
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Una discussione di 20 minuti non è bastata ai due gruppi di maggioranza, Lega e Movimento 5 Stelle, per raggiungere un accordo sulla risoluzione contro il doppio incarico come presidente di Rai e RaiCom a Marcello Foa così è saltato il voto in Commissione Vigilanza previsto per questa mattina. Ieri sera sembrava che i due partiti di maggioranza avessero trovato un’intesa invece la seduta convocata alle 8 di questa mattina è stata sospesa e i lavori sono stati rinviati alla settimana prossima. Secondo fonti parlamentari, la riunione è partita male con i 5 Stelle divisi a litigare fuori dell’aula e l’inizio dei lavori in ritardo.

Se prima di entrare a palazzo San Macuto, il gruppo M5s aveva deciso di votare a favore dell’emendamento presentato presentato dal capogruppo della Lega Massimiliano Capitanio, una volta saliti in ascensore devono aver cambiato idea, raccontano i parlamentari presenti. La seduta è stata, quindi, sospesa dopo soli 20 minuti perché la maggioranza non era presente e mancava il numero legale. Il gruppo M5s a quel punto è rientrato in Aula dicendo che avrebbe votato l’emendamento originale della Lega, ma dopo 30 secondi ha nuovamente cambiato idea ed è uscito dall’Aula. Di qui una nuova sospensione della seduta per mancanza del numero legale e le proteste di tutti gli altri commissari della Vigilanza.

Un nulla di fatto quindi, contro cui si è scagliato il segretario della commissione in quota Pd Michele Anzaldi: “Vigilanza Rai: M5s-Lega divisi su Foa fanno saltare ancora seduta. Parlamento bloccato e umiliato, maggioranza per lavorare non c’è più: uniti solo da arroganza contro istituzioni colleghi e funzionari. Stupefacente che colleghi come Di Nicola e Paragone si accodino a tale vergogna”, ha commentato su Twitter.

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