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Dopo l’informativa in Aula alla Camera del ministro dell’Economia Giovanni Tria in merito alla possibile procedura d’infrazione dell’Ue contro l’Italia sui conti pubblici, è scontro tra maggioranza e opposizioni. “Vada in Europa a rivendicare il ‘no’ a nuove tasse e a manovre correttive“, incalza il deputato leghista Claudio Borghi nel suo intervento, tra i brusii nei banchi Pd. “Porti con lei a Bruxelles il messaggio forte che è arrivato alle elezioni europee. Non abbiamo intenzione di mettere nuove tasse, che sono già le più alte d’Europa e non faremo una manovra correttiva, perché stiamo parlando di piccoli decimali che noi abbiamo già messo nella legge di bilancio”. Attacchi, invece, dai banchi Pd: “A chi dobbiamo credere, a lei o ai suoi due vicepremier?”, ha spiegato il dem Luigi Marattin. “Questo governo non può continuare a fare due parti in commedia”. E ancora, provocando la maggioranza: “Basta superficialità. C’è chi non è in grado di distinguere un bilancio pubblico da un forno a microonde”. Sulla stessa linea anche Renato Brunetta: “Avete mandato, lei e Conte, per trattare con l’Europa? In quest’Aula si viene a dire la verità”. E Fornaro (LeU): “Non siano i soliti noti, dipendenti e pensionati, a pagare il conto, tra tagli alla Sanità e al welfare”. ù