Il mondo FQ

Pd, Zingaretti: “Tria ha detto che i conti sono allo sfascio, mi auguro che il governo non metta la patrimonale”

Il segretario del Partito democratico, intervistato da Rtl 102.5, ha ribadito la sua contrarietà alla tassa sui ricchi. Un tabù confermato già nella campagna per le primarie e che lo aveva visto in linea con gli altri candidati. Il governo non l'ha mai ipotizzata, ma alle parole del Pd si associa l'allarme di Forza Italia: "Sarebbe stangata sui risparmi"
Pd, Zingaretti: “Tria ha detto che i conti sono allo sfascio, mi auguro che il governo non metta la patrimonale”
Icona dei commenti Commenti

“Il ministro del Tesoro ha detto che i conti sono allo sfascio mi auguro che il governo non metta la patrimoniale, mi auguro che qualunque azione metta per tappare i buchi che il governo stesso ha fatto sia ispirata alla progressività”. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti parlando a Rtl 102.5 ha ribadito la sua contrarietà alla tassa per i ricchi. Non è una novità e il no alla patrimoniale era stato uno dei pochi punti su cui si erano trovati d’accordo i candidati alla segreteria Pd a fine febbraio. La patrimoniale allo stato attuale non è mai stata evocata dalle forze di governo e nelle scorse ore, lo stesso viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia l’ha definita “un’idiozia”.

Chi invece sta lanciando allarmi sul rischio di una patrimoniale sono, oltre al segretario Pd, gli esponenti di Forza Italia. “L’Italia ha un altissimo debito pubblico e una grande ricchezza privata”, ha detto la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “Per il governatore della Banca d’Olanda”, ha continuato citando un’intervista al Corriere della sera del 19 maggio, “la conseguenza logica per superare questa anomalia sarebbe una tassa patrimoniale come strumento di ristrutturazione del debito e di redistribuzione delle risorse. Una soluzione da libro di testo. Ma in Italia di patrimoniali ce ne sono già due sugli immobili (Imu e Tasi) e una terza sarebbe una follia, esattamente come un’eventuale stangata sui risparmi. L’unica vera soluzione da libro di testo è in realtà un’altra: mandare subito a casa un governo che invece di varare la flat tax ha portato l’Italia sull’orlo di una crisi finanziaria arginabile solo con una manovra lacrime e sangue, che significa appunto più tasse, patrimoniale compresa”.

Stessa posizione anche per il deputato e responsabile economico di Forza Italia Renato Brunetta: “Cosa potrebbe chiedere l’Europa all’Italia subito dopo le elezioni?”, ha scritto in una nota. “Oltre ai chiarimenti sull’eccesso di deficit e debito, di far scattare la clausola di salvaguardia salva deficit da 2 miliardi di euro, che consiste nel taglio di servizi pubblici di pare ammontare. Poi la promessa di aumentare l’Iva nella prossima Legge di Bilancio, per la quale non ci saranno altri bonus in termini di flessibilità concordata. Senza dimenticare che ci può sempre essere l’opzione della patrimoniale sulla prima casa invocata, da ultimo, anche dal governatore della banca d’Olanda. Sempre che a fare la manovra sia sempre questo governo e non un ennesimo governo tecnico o un altro che si formi per rimediare ai disastri economici fatti da quello attuale”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione