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MasterChef 8, la vincitrice è Valeria Raciti: trionfa con guancia di vitello e gambero crudo. Locatelli, ultimi aforismi e lacrime per Alessandro

di La Sila

"Tu mancia?": Beck is back - 3/5

Torna finalmente il privé, il tavolo nascosto nella dispensa che in questa edizione non era mai stato sfruttato. L’occasione è la venuta di Heinz Beck, lo chef della Pergola di Roma che parla con l’accento del Dottor Stranamore. Siamo alle sculture, siamo alle opere d’arte. Davanti a una delle 4 che deve scegliere Gilberto si ritrae come se avesse visto la tizia capelluta di The Ring. “Assaccialo almeno” dice Beck, “Assaggiolo” aggiunge Bastianich. “Sennò la prossima volta ti costa 500 euro”.

Gilberto comunque si gode i consigli di chef Beck, si sceglie il piatto più facile, dà quelli più difficili ai rivali che teme di più (Gloria e soprattutto Valeria). Come viene detto dai giudici, si tratta di piatti quasi impossibili da riprodurre senza averli studiati. Passaggi e procedimenti, meccanismi, ingranaggi degni del lavoro ai limiti della psichiatria della redazione de ilfattoquotidiano.it, diciamo intorno alle due, due e mezzo del pomeriggio, subito dopo quelle 28-30 richieste di Gomez, dalla fisica quantistica alla tecnica libera dello sci di fondo in Coppa del mondo.

Alessandro deve fare dei tortellini di coniglio e pollo, con carote e salsa di camomilla e rosa. E vi pare facile. A Gloria tocca il bufalo marinato sottovuoto (cioè non un bufalo intero eh, provateci voi a marinare un bufalo intero) con ricotta affumicata ed estratto di pomodoro aromatizzato: un triplo carpiato con avvitamento per equilibrare i cento sapori. Ma è Valeria che ha la missione impossibile e la sua sorte sembra segnata. Un dessert, sarebbe, se non fosse che in realtà è una produzione della Silicon Valley. Si tratta di (bloc notes squadernato): sfera di melograno ghiacciato con azoto liquido su cremoso alla gianduia e cannoli ai pinoli salati. Gilberto si tiene per sé il filetto di rombo con asparagi e codium, un’alga che si trova nei nostri mari. Lavorare i piatti di Beck è uno spettacolo della natura, più strabiliante del 15enne che a Torre Maura parlava con sufficienza a quei quattro fascistelli fuori moda.

La sfera di melograno va spogliata lentamente, se è porno, tolgo: è come pelare una patata, con la differenza che questa pallina rischia di rompersi con mezzo soffio. Sembra la scena finale di Entrapment (ma chi se la ricorda più), Gloria e Ale fanno anche il tifo e forse è questo il momento in cui Valeria vince davvero. L’espoliazione della palla (si scusi il termine) va alla grande, Beck assaggia e annuisce – Jawohl – mentre Locatelli si pappa la sfera bordeaux e se ne va con le labbra colorate stile drag queen al Gay Village, soddisfattissimo. “Sarò molto triste per quello che non farà occi” dice Beck alla fine agli aspiranti.

 

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Non sai cos’è l’ansia finchè non sei davanti a una scena che neanche @BrunoBarbieri_Chef vuole vedere… ? #MasterChefIt

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Dai Valeria, è facile! È una SFERA EBBASTA. ? ??? @AntoninoChef #MasterChefIt @sferaebbasta

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Prima dell’annuncio dei tre finalisti chef Locatelli decide che è il momento di fare cappotto e così strappare definitivamente il cuore ai fanatici di MasterChef che hanno già ridotto Cracco a un ricordo piccino così: “Vi ringraziamo – dice Locatelli ai 4 cuochi – perché riconoscere la vostra maturità qui dentro ci rende molto orgogliosi”. Lo stesso approccio con i più giovani che ha Spalletti, per esempio.

L’eliminato, comunque, è Alessandro, recordman di sconfitte in esterna e di vittorie ai pressure test. E’ riuscito a farsi fare i complimenti dal gran maestro degli zuccheri Iginio Massari e dal guru del gastrorock Marco Pierre White. “La persona che abbiamo davanti – è la lode di Bastianich – non è quella che abbiamo conosciuto, cresciuto come cuoco e come uomo”. L’addio di Alessandro fa piangere Locatelli (asciugatura svelta delle lacrime) ormai alle vette di popolarità di Papa Francesco.

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