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Ultimo aggiornamento: 16:05 del 20 Marzo 2019

Pd, l’ira di Marattin su La7. Ferma la diretta con Salvini e accusa: “Dice balle su spread. La stampa si ribelli”

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Indignazione e rabbia del deputato Pd, Luigi Marattin, a “L’Aria che Tira” (La7), durante un collegamento in diretta da Milano, dove il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rispondeva a domande di alcuni giornalisti davanti al Palazzo della Regione Lombardia.
“Sono contento – ha affermato il leader della Lega – perché di solito lo spread arriva sui giornali e in tv solo quando cresce. Siamo tornati ai livelli di spread precedenti del governo Lega-M5s“.
“Oh Dio, no! No! No! Aiuto! – è insorto Marattin, costringendo a interrompere la diretta – Fermi tutti! Fermi tutti! Fermi tutti!”.
“Che succede, Marattin? Si sente male?”, ha chiesto allarmata la conduttrice, Myrta Merlino.

“Un Paese non può avere un vicepremier che dice una cosa del genere” – ha continuato il parlamentare dem – “Lo spread, prima del governo Lega-M5s, era 120. Lo spread oggi è 235. L’Italia non può permettersi un vicepremier che racconta balle del genere. Non ci possiamo permettere balle del genere. In un Paese normale è la stampa che si ribella a cose così, non i politici“.

Marattin successivamente ha avuto un’altra reazione furibonda, nello stigmatizzare il reddito di cittadinanza: “Per uno che perde il lavoro a 50 anni il settore pubblico deve fare tutto quello che è possibile per fargli trovare un altro lavoro. Noi non l’abbiamo potuto fare col Jobs Act, perché per riformare il sistema della formazione professionale era necessario che la competenza lavoro non fosse, come adesso, a metà tra Stato e regioni, ma passasse allo Stato, come si provò a fare col referendum costituzionale di Renzi. Questa cosa qui è vietata da una riforma costituzionale scellerata fatta nel 2001 dal centrosinistra”.

E ha aggiunto: “Credo che sia possibile riformare il sistema in modo che, quando uno perde il lavoro a 50 anni, non si prenda un sussidio finché non vai in pensione, ma si faccia di tutto per insegnargli un nuovo lavoro e per fargli trovare un nuovo lavoro”.
Lavoro che non c’è“, ha puntualizzato l’ex segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, seguito dalla conduttrice Myrta Merlino e dal giornalista Luca Telese.
E Marattin ha obiettato con toni stizziti: “In recessione il lavoro non c’è, ma ci hanno portato questi cialtroni in recessione. Siamo l’unico Paese in Europa in recessione. E ci hanno portato loro”.

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