In merito ai risparmiatori truffati dalle banche “abbiamo dei precedenti per riuscire ad assicurare il loro ristoro per motivi di giustizia sociale. Abbiamo inviato una lettera per conoscere meglio quali siano le idee del governo italiano in tal senso, siamo in attesa di ricevere queste informazioni e siamo favorevoli al fatto che si possa portare avanti la creazione del fondo ristoro risparmiatori”. A rivendicarlo la commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, nel corso di un’audizione nelle commissioni Esteri, Finanze, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato.
Vestager ha chiarito: “Abbiamo assistito l’Italia per alcune vulnerabilità nel sistema bancario” con un impatto sui cittadini”. Per poi sottolineare come le banche “hanno l’obbligo di fornire informazioni sufficienti nella vendita di obbligazioni rischiose”. Secondo la commissaria europea, è compito “della banca intervenire per cercare di ripristinare le condizioni che si sono create per via di queste pratiche improprie. Ma, lo abbiamo visto anche in Italia, se non c’è questa forma di compensazione o risarcimento, per motivi sociali è consentito anche un intervento da parte dello Stato”.
“Se fosse possibile sarebbe bene che le banche responsabili fossero le prime a risarcire i risparmiatori, ma se ciò non risultasse possibile dobbiamo andare avanti con il progetto del fondo”, ha così spiegato il Commissario europeo alla concorrenza. E quindi: “Siamo in contatto con le autorità italiane per una nuova proposta”.
Sul tema dei rimborsi ai risparmiatori, il governo aveva inserito nella legge di Bilancio un fondo da 1,5 miliardi per il risarcimento diretto, senza il ricorso ad arbitrati da parte di un’attività terza. Il nodo però è legato al decreto di attuazione, che si è stoppato per possibili contrasti con le normative Ue. Oggi, in commissione, le precisazioni di Vestager, che ha chiarito come la Commissione sia ora in attesa di “chiarimenti” e di “una nuova proposta che mira a garantire” i risarcimenti ai risparmiatori truffati.
“Noi trattiamo tutti allo stesso modo, banche tedesche o banche italiane, adottiamo lo stesso rigore nell’affrontare i casi, perché la parità di trattamento è uno dei principi fondamentali della democrazia europea”, ha così voluto precisare Vestager.
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