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Ultimo aggiornamento: 16:37 del 23 Febbraio 2019

Razzismo, Buttafuoco e D’Agostino a sindaca Ancona: “Che ha risolto la sinistra?”. Gruber: “Siete due maschi maleducati”

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Bagarre a Otto e Mezzo (La7) sul problema del razzismo e sulla politica migratoria del governo gialloverde e in particolare del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Ospiti della trasmissione: Valeria Mancinelli, sindaca d’Ancona alla guida di una coalizione di centrosinistra e vincitrice del premio “World Mayors Prize 2018” (“Sindaco del mondo 2018”), i giornalisti Pietrangelo Buttafuoco e Roberto D’Agostino.

Buttafuoco contesta l’idea secondo cui il razzismo in Italia sia esploso con Salvini e denuncia di essere stato lui stesso, da anni convertitosi all’Islam, vittima di discriminazioni. Mancinelli ribatte che non ha mai accusato Salvini di essere la causa del razzismo nel Paese.
Buttafuoco ribadisce: “Il razzismo c’è da sempre. Io con chi dovevo prendermela? Con Prodi che era presidente del Consiglio?“.
La conduttrice Lilli Gruber cerca di dare la parola alla prima cittadina di Ancona, ma Buttafuoco protesta: “Per caso lei è l’unica che può dire cose che si devono dire?”.
“No, ma ho una esperienza concreta quotidiana sul territorio”.
E il giornalista risponde piccato, battendo la mano sul tavolo: “Ma io ho l’esperienza della vita, che facciamo? Io ce l’ho sulla pelle quel che brucia”.
“Calma, calma”, esorta Mancinelli.

D’Agostino cita il caso di Francesco Rutelli, che, quando era sindaco di Roma, fu costretto a togliere il proprio figlio adottivo, originario dell’Ecuador, da una scuola comunale. I toni si accendono, Buttafuoco ribadisce che Salvini non c’entra e interviene Gruber: “Sicuramente alcuni esponenti del governo hanno un linguaggio più che sguaiato che legittima alcuni episodi”.
“Qual è la differenza tra il mio caso e quello di altri?”, chiede Buttafuoco.
“Potrei raccontarti che a me, da bambina, davano della ‘porca tedesca’ e stavo in una città italiana”, replica la conduttrice.
“Ma no, ‘crucca’”, commenta D’Agostino.
“No, mi chiamavano ‘porca tedesca’ con altri annessi e connessi” – puntualizza Lilli Gruber – “Quindi, ognuno ha la sua storia”.

La polemica si rinfocola svariati minuti dopo, quando la sindaca di Ancora viene contestata da D’Agostino e da Buttafuoco, i quali le rinfacciano le falle delle politiche di centrosinistra, da Bersani a Renzi.
“Ma che c’entra?”, chiede la prima cittadina del capoluogo marchigiano.
Mancinelli tenta di dire la sua, ma i due giornalisti la interrompono. E Lilli Gruber li rimbrotta severamente: “Adesso vi tolgo l’audio. Siete due maschi maleducati“.

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