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Consiglio di Stato, rinviata “a data da definire” la nomina a numero due del magistrato indagato

Il rinvio della pratica è probabilmente dovuto all’attesa di informazioni sul caso che Palazzo Spada ha chiesto con una lettera inviata ai pm romani
Consiglio di Stato, rinviata “a data da definire” la nomina a numero due del magistrato indagato
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Il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, nella seduta di venerdì mattina, a quanto si apprende, ha rinviato a data da definire la pratica per la nomina a presidente aggiunto di Sergio Santoro, indagato dalla Procura di Roma per corruzione in atti giudiziari. Il rinvio della pratica, che era prevista all’ordine del giorno, è presumibilmente dovuto all’attesa di informazioni sul caso che ieri Palazzo Spada ha chiesto con una lettera inviata ai pm romani.

Nella lettera inviata alla procura di Roma, il Consiglio di Stato chiede informazioni sullo stato del procedimento, in relazione ai provvedimenti non coperti da segreto istruttorio, per consentirne la valutazione da parte degli organi della giustizia amministrativa. Santoro, stando a quanto emerso nei giorni scorsi, è coinvolto in un nuovo capitolo dell’indagine su una rete di avvocati in contatto con alcuni magistrati del Consiglio di Stato per “pilotare” sentenze nell’ambito della giustizia amministrativa.

Nelle scorse settimane il procuratore aggiunto Paolo Ielo, che coordina le indagini, ha firmato un provvedimento con cui si sollecita una proroga di indagine di sei mesi per 31 persone. Si tratta di un provvedimento ‘omnibus’, spiegano fonti giudiziarie, in cui rientra anche il filone della corruzione in atti giudiziari. Nel registro degli indagati per questa vicenda è finito anche il presidente di sezione Santoro.

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