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Rai, Foa e i consiglieri rinunciano ai compensi di RaiCom e Rai pubblicità. Nascono Rai Format e Rai Doc

Le nomine delle due controllate sono state annunciate durante il cda, dove si discuterà del piano industriale. Secondo quanto si apprende le due nuove direzioni volute dall'ad Fabrizio Salini hanno l'obiettivo di dare impulso all’industria creativa italiana
Rai, Foa e i consiglieri rinunciano ai compensi di RaiCom e Rai pubblicità. Nascono Rai Format e Rai Doc
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Il presidente della Rai Marcello Foa ha rinunciato al compenso come presidente designato di RaiCom e Rai Pubblicità. Stessa scelta anche per i consiglieri Igor De Biasio, Giampaolo Rossi e Beatrice Coletti. Sono stati nominati durante il cda di oggi riunito a Viale Mazzini, dove vengono discusse anche le nuove linee guida del piano industriale. Nascono anche due nuove direzioni: si tratta di Rai Format e Rai Doc che hanno l’obiettivo di dare impulso all’industria creativa italiana, coinvolgere e far crescere produttori indipendenti e giovani autori creativi. Sul tavolo potrebbero però arrivare anche altre tre nomine: l’ex presidente della tv pubblica Monica Maggioni dovrebbe diventare amministratore delegato di Raicom, la società del gruppo che distribuisce i contenuti in Italia e nel mondo. Gianpaolo Tagliavia, invece, appare destinato al ruolo di amministratore delegato di Rai Pubblicità. Al centro del cda di oggi le linee guida del piano industriale 2019-2021, il palinsesto per la primavera e l’aggiornamento per gennaio-marzo e l’aggiornamento del piano triennale per la prevenzione della corruzione, i piani editoriali di Rai Parlamento e di Rai Sport.

E si parlerà anche dei diritti della Champions League: l’intenzione dell’azienda sarebbe quella di utilizzare l’opzione per la prossima edizione della massima competizione sportiva. Salini è però concentrato in primo luogo sul piano industriale, con il quale intende disegnare la nuova Rai. Il piano, previsto nel contratto di servizio, dopo il rinvio di sei mesi deciso in seguito all’insediamento dell’attuale vertice, dovrà essere presentato entro marzo. L’impianto generale non dovrebbe contemplare riduzioni di organico, ma un utilizzo più oculato delle risorse.

Proprio per raggiungere questo obiettivo potrebbero essere create strutture specifiche per la realizzazione di prodotti settoriali, come ad esempio i documentari, da fornire alle singole reti. Sul fronte dell’informazione, si prevede una forte spinta verso il multimediale con la valorizzazione del sito della tv pubblica, che ancora sconta un ritardo importante rispetto alla concorrenza. I nuovi direttori di Rai Sport e Rai Parlamento, oltre a illustrare i propri piani editoriali, dovrebbero indicare anche i vicedirettori.

Dovrebbero essere sei a Rai Sport, la testata guidata dalla scorso novembre da Auro Bulbarelli, tra cui Raimondo Maurizi e Enrico Varriale, oltre a Marco Civoli per la sede di Milano. Dovrebbero essere quattro, invece, quelli di Rai Parlamento, guidata da Antonio Preziosi. In cda potrebbe arrivare anche il tema del trasferimento di di una parte dei lavoratori Rai verso la sede di Via Val Cannuta a Roma, necessario per avviare i lavori di bonifica da amianto della sede di Viale Mazzini. “La Rai pur in possesso da tempo di un piano assai dettagliato si è guardata bene dall’informare i rappresentati dei lavoratori”, attaccano Ugl Informazione e Libersind Confsal.

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