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Caro Matteo Dall’Osso, ti hanno lasciato solo. Anche il M5s si è dimenticato dei disabili

Caro Matteo Dall’Osso, ti hanno lasciato solo. Anche il M5s si è dimenticato dei disabili
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“Non lasciatemi solo” hai ripetuto più volte commosso tuoi colleghi. Non lasciatemi solo, in fondo si trattava di dare un piccolissimo segnale di buona volontà. Come definire altrimenti uno stanziamento di 10 milioni per anno a un fondo per i disabili. Poco più di una mancia, troppo poco per restituire dignità ai disabili. Persino per un governo autoproclamatosi del cambiamento.

Carissimo Matteo,ci conosciamo praticamente dall’indomani della tua prima elezione al Parlamento. Ci siamo incontrati la prima volta in occasione di una delle nostre manifestazioni in piazza Montecitorio. La politica condanna i disabili e li condanna a essere dimenticati dicevamo in piazza. La tua (fino a ieri) parte politica aveva in te e nella senatrice Laura Bignami gli unici esponenti di questa parte del mondo, i disabili. La senatrice in questione venne espulsa a metà della scorsa legislatura sebbene non avesse mai costruito case abusive o assunto lavoratori in nero e la sua sacrosanta proposta di legge sui caregiver non venne mai sostenuta dai parlamentari del Movimento 5 stelle. Sicuramente lo ricordi.

Sono certo che ricordi anche delle tue passeggiate a Napoli accolto dai genitori della associazione Tutti a scuola e la tua visita a giochi senza barriere, la festa della nostra associazione. Sarebbe presuntuoso dirti che era già tutto previsto. Era previsto e prevedibile che, come corpi estranei incontrollabili, sareste stati cacciati via da un Movimento che aveva smarrito ogni identità e solidarietà verso i più deboli. Laura Bignami si era battuta allo spasimo raccogliendo centinaia di firme di tutti i gruppi parlamentari a sostegno della sua proposta di legge.

Quasi tutti perché del Movimento 5 stelle nessuno aveva firmato. Oggi è il tuo turno. Fatti da parte ma fallo senza dare troppo dell’occhio. Lasciati cadere nelle braccia di un altro gruppo parlamentare ma in silenzio. Non rompere il giocattolo nelle mani di pochi burattinai. Io credo che tu fossi, come molti parlamentari della prima legislatura, in totale buona fede nella disponibilità del Movimento di cambiare le regole. Purtroppo so anche che il Movimento ha cambiato pelle, il tuo ex partito di lotta e di governo si è trasformato semplicemente in un partito di cattivo governo. Purtroppo anche per il Movimento 5 Stelle i disabili devono rimanere un mondo a parte è non una parte del mondo.

Ma, caro Matteo, era già tutto previsto. Sono preoccupato se qualcuno della tua ex parte politica ti rimprovererà coerenza. Non ti curar di loro, è molto più facile cercare la pagliuzza nell’occhio altrui (Forza Italia) che la trave conficcata nel proprio (Salvini).
Con affetto,
Toni

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