La madre, amante della cucina tradizionale, stava cucinando il ragù. Ma la figlia, vegana, l’aveva minacciata mentre era ai fornelli: “Adesso ci penso io a farti smettere. Se non la pianti di fare il ragù ti pianto un coltello nella pancia”. Tutte parole finite nella denuncia che la 68enne aveva fatto due anni fa ai carabinieri, terrorizzata dalle minacce di morte della figlia, 47 anni. Oggi il giudice di pace del Tribunale di Modena Nadia Trifilò ha deciso: la figlia vegana è stata condannata a pagare alla madre 400 euro di risarcimento, oltre a un’ammenda di 500 euro.

La Gazzetta di Modena scrive che la donna, vegana e animalista “con la carne non voleva più avere nessun contatto ‘sensoriale’, nemmeno olfattivo“. Quindi appena la madre, fiera della tradizione culinaria emiliana, si metteva ai fornelli per cucinare il ragù, lei andava su tutte le furie e iniziava a insultarla e ad aggredirla verbalmente. Quella tra le due era una convivenza difficile, dove la principale causa di dissidi era proprio il cibo. Fino a quando la figlia, disgustata da quell’odore di carne e dall’idea della sofferenza animale che l’ha prodotto, l’ha affrontata con un coltello.

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