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Giuseppe Conte e il governo delle buone intenzioni

Giuseppe Conte e il governo delle buone intenzioni
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L’Europa ci boccia la manovra e ci dà degli xenofobi. È prevedibile che il premier putativo venga attivato (è il suo unico vero ruolo) per rassicurare-il-Paese-Popolo con il suo collaudato repertorio di ovvietà sulle buone intenzioni del Governo.

Più si avanza – danzando sui tweet – verso il default, più Giuseppe Conte ricorda Mahmoud Al Sahaf , il ministro dell’Informazione di Saddam che in diretta sulla Cnn rassicurava i giornalisti sulla tenuta militare di Baghdad. Gli dissero: “Prego , eccellenza, guardi alle sue spalle”. Da un’altura i tank americani stavano avanzando verso il centro dove poche ore dopo avrebbero abbattuto la statua di Saddam. A differenza di Sandro Bondi, che scomparve come una vecchia olgettina, Al Sahaf divenne una star del web e gli venne dedicato un sito.

Il portavoce dell’ottimismo, il rassicuratore di Stato, il calmante della quarta Repubblica, è forse la figura che manca alla galleria di Crozza. Al tempo di Renzi c’era il portatore-sano-di-ottimismo ma anche lui venne circondato dai tank dell’economia reale.

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