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Taser, i primi “utilizzi” a Firenze e Reggio Emilia per fermare un 24enne turco e un 34enne di origine Sinti

Nel capoluogo toscano l'uomo, completamente nudo, minacciava i passanti in mezzo alla strada: sparate due coppie di dardi. SalvinI: "Molto bene, avanti così". A Reggio, invece, la Questura riferisce che il fermato si sarebbe avventato sulla pistola azionata
Taser, i primi “utilizzi” a Firenze e Reggio Emilia per fermare un 24enne turco e un 34enne di origine Sinti
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Dopo il primo utilizzo a scopo intimidatorioa Milano, nei pressi della stazione Centrale – negli ultimi giorni il taser è stato utilizzato. Il primo episodio nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12 settembre a Firenze, vicino alla Fortezza Da Basso. Un 24enne turco, senza fissa dimora, visibilmente agitato e totalmente nudo, inveiva contro i passanti in atteggiamenti minacciosi, e aveva anche preso a pugni due clochard. All’arrivo dei carabinieri si è scagliato contro di loro e il capo pattuglia si è visto costretto a sparare due coppie di dardi per immobilizzarlo.

Poi sono intervenuti gli operatori 118, che lo hanno portato all’ospedale di Santa Maria Nuova, dov’è stato ricoverato in psichiatria. Dallo stesso reparto era stato dimesso non più di una decina di giorni prima. “Primo utilizzo del taser anche a Firenze su un turco di 24 anni che, tutto nudo, si era messo ad aggredire i passanti. Molto bene, avanti così: il mio obiettivo è pistola elettrica anche sui treni, in carcere per la Polizia penitenziaria e in dotazione alla Polizia Locale. Più efficienza per i nostri agenti, più sicurezza per tutti”, ha scritto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

E sempre mercoledì, un’altra scossa di pistola elettrica è stata utilizzata a Reggio Emilia. Un 34enne di origine Sinti, pluripregiudicato, è stato colpito all’interno degli uffici della Questura, dov’era stato portato dopo un arresto. Ubriaco era scappato dopo un incidente stradale. Secondo quanto riferito dalla polizia aveva aggredito gli agenti in strada che avevano reagito azionando l’arma elettrica dopo che era stata mostrata a scopo intimidatorio. A quel punto l’uomo si è spontaneamente sdraiato a terra e ha potuto essere ammanettato. Una volta liberato, però, avrebbe mostrato nuovamente un atteggiamento aggressivo, spingendo gli agenti ad estrarre e accendere nuovamente l’arma. Il 34enne, allora – riferisce una nota della Questura – si sarebbe “scagliato contro gli operatori entrando in contatto con l’arma mentre l’arco voltaico di avvertimento era in funzione”. Nessun dardo, si precisa, è stato sparato dal taser. Accompagnato in Pronto soccorso dagli agenti per un controllo, l’uomo è stato subito dimesso.

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