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Sondaggi, la Lega cerca di seminare il M5s. Area di governo al 60 per cento. Ma il centrodestra è tra 44 e 46

I dati di Euromedia e Piepoli per "Porta a Porta" confermano un calo rispetto al 4 marzo dei Cinquestelle e l'impennata del Carroccio. Forza Italia e Fratelli d'Italia perdono voti a beneficio di Salvini. Centrosinistra malconcio, intorno al 20 per cento tutto insieme. La polarizzazione, però, sembra favorire la partecipazione
Sondaggi, la Lega cerca di seminare il M5s. Area di governo al 60 per cento. Ma il centrodestra è tra 44 e 46
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Il dato ormai sembra solido per tutti gli istituti di sondaggio: la Lega non solo ha agganciato, ma ha anche sorpassato il Movimento Cinque Stelle. Il Carroccio, anche secondo Euromedia Research e Piepoli (istituti di riferimento di Porta a Porta, Rai1), ha quasi raddoppiato il proprio bacino elettorale potenziale rispetto alle elezioni politiche del 4 marzo. Secondo i dati di Alessandra Ghisleri la Lega (dal 17 delle urne) è al 32, per Nicola Piepoli è al 30. Cambia, tra i due istituti, il rapporto di forza con l’altro socio di governo, il M5s che la Ghisleri dà al 28,3 (-4,4 rispetto al 4 marzo), mentre Piepoli lo assesta al 30 quindi al pari dei leghisti. Quello che interessa ai sostenitori del governo tuttavia è che la base virtuale di voti per la maggioranza che sostiene l’esecutivo è intorno al 60 per cento.

La crescita della Lega è dovuta in buona parte al travaso di voti provenienti da Forza Italia (ora dato tra il 10 e l’11) e Fratelli d’Italia (3,5). Interessante, peraltro, notare che la coalizione del centrodestra per Euromedia sarebbe sopra quota 46 per cento, mentre per Piepoli sarebbe al 44. In entrambi i casi la maggioranza assoluta in Parlamento sarebbe vicina.

E allora non sarebbe meglio un partito unico del centrodestra? Non è detto. L’elettorato di area è spaccato a metà. Per Euromedia i favorevoli rappresentano il 39,8 per cento, mentre i contrari sono poco meno del 43; per Piepoli la situazione è ribaltata (45 per cento favorevole, 37 contrario).

Poi c’è il centrosinistra, a dir poco malconcio, anche per i sondaggi. Il Pd è ormai ingessato al 17 per cento, decimale più decimale meno. L’unica altra forza politica nella coalizione che raggiunge una cifra sondabile è PiùEuropa, data intorno al 2. La coalizione, tutta insieme, sarebbe sotto al 20. Non andrebbe molto meglio con il contributo di Liberi e Uguali che attualmente sarebbe sotto la soglia di sbarramento del 3 per cento.

E’ significativo il dato di indecisi e astensione che sta sensibilmente sotto il 25 per cento. E’ come se la polarizzazione – tra forze di maggioranza e di opposizione, ma anche all’interno delle forze di maggioranza – spingesse alla partecipazione.

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