Diciotti, Conte: “Nelle prossime ore tutti i migranti a terra. Poi saranno accolti da Albania, Irlanda e Cei”
















"Posso confermare che il ministro della giustizia Charlie Flanagan e io abbiamo concordato che l'Irlanda accetterà 20 migranti della Diciotti. La solidarietà europea è importante e questa è la cosa giusta da fare. I lavori proseguono con i partner Ue per soluzioni più sostenibili", ha scritto sempre su Twitter il ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney. Mentre don Ivan Maffei, portavoce della Cei dice alle agenzie di stampa che "la Chiesa italiana garantirà l'accoglienza ad un centinaio" di persone presenti sulla nave. I pm a Roma, Salvini: "Vengano da me". Anm: "Nessuno può sostituirsi alle toghe". Il ministro indagato La giornata è stata caratterizzata anche dallo scontro frontale tra Salvini e la magistratira. Il primo in un post su Facebook si rivolge direttamente al Procuratore di Agrigento - che questa mattina è stato a Roma per sentire i funzionari del Viminale - scrivendo: "Ha chiesto ufficialmente i miei dati anagrafici. Per fare cosa??? Non perda tempo, glieli do io", la provocazione. Prima ancora aveva detto: "Mi spiace che ci sia qualche giudice che ha tempo e soldi da spendere per andare a interrogare i funzionari del Viminale", e ancora: "Vengano direttamente dal ministro". L’Associazione nazionale magistrati non è rimasta indifferente e in serata ha diramato una nota per denunciare "interferenze" da parte del ministro dell’Internonel lavoro della procura di Agrigento. Chiaro l'avvertimento: "Nessun soggetto può sostituirsi ai magistrati". Il ministro "ha rilasciato dichiarazioni tendenti ad orientare lo sviluppo degli accertamenti con riguardo ai soggetti potenzialmente responsabili" si legge nella nota. "Si tratta di una interferenza nelle prerogative dell’Autorità Giudiziaria, l’unica Istituzione cui la Costituzione e leggi dello Stato attribuiscono il compito di verificare la sussistenza di reati e di accertare e stabilire chi ne sia il responsabile". Poi in serata l'ufficializzazione: Salvini è indagato per sequestro di persona. L'indagine ai suoi danni passa dunque al tribunale dei ministri. Contatti Di Maio-Fico Ed in giornata le pressioni per uno sblocco dell'impasse Diciotti sono arrivati da più parti. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti di Montecitorio, si sono susseguiti i contatti telefonici tra il presidente della Camera, Roberto Fico, e il vicepremier Luigi Di Maio. Già venerdì la terza carica dello Stato e il leader del M5S si sono sentiti per un aggiornamento sulla condizione dei migranti. Nei giorni scorsi Fico è intervenuto per chiedere al governo di far sbarcare i passeggeri della Diciotti prima di procedere "alla loro ricollocazione nella Ue". Un'esternazione alla quale il ministro dello Sviluppo Economico aveva reagito con freddezza: "Fico ha il diritto di esprimere le sue idee, ma il governo è compatto sulla linea del presidente Conte". E intanto quattro consiglieri del Consiglio superiore di magistratura - Valerio Fracassi, Claudio Galoppi, Aldo Morgigni e Luca Palamara - hanno chiesto di inserire "la verifica del rispetto delle norme" a bordo della Diciotti nell’ordine del giorno del primo plenum, fissato per il 5 settembre. L'intervento del ministro Trenta In giornata è intervenuta anche il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. "In questi giorni sulla Diciotti ho sentito e visto ogni tipo di strumentalizzazione politica. Strumentalizzazioni che, purtroppo, hanno finito per tirare nel mezzo anche i nostri uomini e le nostre donne della Marina Militare e della Guardia Costiera, verso i quali dobbiamo mostrare gratitudine e rispetto", ha scritto su Facebook. "Ho preferito stare in silenzio - spiega - per evitare di alimentare sterili polemiche, l’ho fatto per salvaguardare innanzitutto il lavoro dei nostri militari". Finora la titolare della Difesa non si era espressa poiché le operazioni di ricerca e soccorso ricadono sotto la competenza del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, anche se gli uomini della Guardia costiera sono comunque militari. Poi, con il post su Facebook, ha ricordato come - in linea generale - allo Stato spetta la difesa e la tutela delle proprie Forze armate. Il vescovo di Noto: "Pronti a sciopero della fame" Sulla questione è intervenuto anche il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, delegato della Cei per le migrazioni, annunciando che "i vescovi di Sicilia si stanno interrogando sulla necessità di passare dalla riflessione ai fatti, meno proclami - pur importanti per risvegliare le coscienze - e più azioni fattive per liberare questi nostri fratelli". Secondo il prelato, "occorre subito mobilitarsi: magari salendo sulla Diciotti e fare con loro lo sciopero della fame? O qualche altra iniziativa di solidarietà che manifesti il volto popolare di una Chiesa impegnata fattivamente su questo problema?". L'umanità, spiega il vescovo, "è l’anima dell’Europa e dell’Italia". Un Paese che però, accusa monsignor Staglianò, "per mantenere la linea dura nei confronti dell’Europa insensibile e anestetizzata, nemmeno si commuove per lo sciopero della fame di 150 persone umane, nostri fratelli e amici, resterà ancora 'bella', ma ormai 'senz'anima'". La perdita dell’anima, secondo il prelato, "sta già deturpando la bellezza del suo volto, costringendo milioni di cittadini a vergognarsi di appartenere alla nazione. Quale bellezza salverà l'Italia? Non c'è altra via che quella della solidarietà, 'nuovo nome della pace'".Il Ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi ringrazia l’Albania per la decisione di accogliere 20 profughi della nave Diciotti. Un segnale di grande solidarietà e amicizia molto apprezzato dall’Italia ?? ??
— Farnesina ?? (@ItalyMFA) 25 agosto 2018