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Abruzzo, lo strappo della Lega: “Alle regionali corriamo da soli”. Forza Italia: “Centrodestra diviso è favore a M5s e Pd”

Il segretario regionale del Carroccio: "“La decisione è presa! Chi ci ama ci segua e andiamo a vincere". L'omologo forzista: "Notizia arrivata in modo improvviso e che consideriamo incomprensibile". In giornata la nota di Berlusconi per rilanciare l'unità della coalizione. Secondo l'agenzia Adnkronos lo strappo sarebbe maturato nella notte durante un vertice tra Salvini, Giorgetti, e lo stesso segretario abruzzese
Abruzzo, lo strappo della Lega: “Alle regionali corriamo da soli”. Forza Italia: “Centrodestra diviso è favore a M5s e Pd”
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Altro che “anomalia“. Altro che “Lega  protagonista del centrodestra a livello nazionale e locale”, come aveva auspicato appena oggi Silvio Berlusconi. Il partito di Matteo Salvini annuncia che correrà da solo alle prossime regionali in Abruzzo. Dopo le dimissioni di Luciano D’Alfonso da governatore, le elezioni dovrebbero tenersi entro l’anno. E, salvo novità, il centrodestrà correrà diviso. Ad annunciarlo ci pensa il deputato Giuseppe Bellachioma, segretario regionale della Lega abruzzese, che in un post su facebook scrive: “La decisione è presa! In Abruzzo la Lega correrà da sola. Chi ci ama ci segua e andiamo a vincere”. Parole che confermano quanto temuto nelle ultime settimane nell’inner circle berlusconiano, sempre più convinto che dietro lo strappo del Carroccio ci sia una strategia politica precisa, da campagna elettorale permanente, definita a livello nazionale da Salvini in persona.

La scorsa notte, raccontano alcune fonti all’agenzia Adnkronos, ci sarebbe stato un vertice ristretto tra il segretario di via Bellerio, il numero due Giancarlo Giorgetti, presente Bellachioma, per decidere di tirar dritto senza tener conto dei vincoli dell’alleanza. L’obiettivo del vicepremier, sondaggi alla mano, non sarebbe cambiato: andar avanti per la propria strada sul territorio e prendersi tutto il centrodestra, passo dopo passo, sottraendo voti ai bacini elettorali altrui in prospettiva di un partito unico. Ancora una volta, dunque, l’intesa con Forza Italia scricchiola e non fa bene sperare per la ripresa autunnale in vista delle europee.

Il nuovo caso scoppia proprio nel giorno in cui Berlusconi (in Sardegna per festeggiare il compleanno della primogenita Marina) dirama una lunga nota per replicare al quotidiano Libero che aveva sostenuto come l’ex premier fosse pronto a lanciare un nuovo partito, l’Altra Italia, un contenitore per riconquistare quell’elettorato moderato che non si riconosce con il Pd renziano e il sovranismo di Salvini. “Il nostro auspicio è che si esaurisca in fretta l’anomalia del governo giallo-verde e che la Lega torni ad essere protagonista con noi di un centro-destra organico a livello nazionale e locale”, ha scritto l’ex cavaliere che viene smentito in tempo reale dalla rottura dei salviniani in Abruzzo. Nazario Pagano, coordinatore regionale forzista, è sorpreso dal comportamento della Lega: “La notizia è arrivata in modo improvviso. Andare disuniti significa fare un favore ai 5 stelle e al Pd. Un centrodestra unito è considerato favorito qui, ecco perchè consideriamo incomprensibile l’atteggiamento della Lega. Ora siamo in pieno clima ferragostano. Verso la fine del mese verificheremo cosa fare, sentendo gli alleati storici, compresa la Lega. Faremo un ulteriore check. Noi, comunque andiamo avanti: abbiamo una collaborazione consolidata da tempo con Fdi, l’Udc e le liste civiche, che sono molto attente alla nostra proposta”.

Pagano confida in un passo indietro del Carroccio, ma il nome del governatore va sempre scelto insieme: “Noi offriremo agli alleati alcuni punti programmatici per condividerli. Bastano tre quattro chiodi e poi discuteremo sul candidato presidente. Non abbiamo la volontà assoluta di presentare un candidato di Fi. Annunceremo una nostra proposta programmatica e una nostra figura, poi, come sempre, ci si confronta. Ho paura, però, che dietro l’annuncio della corsa solitaria in Abruzzo ci sia una strategia precisa a livello nazionale da parte della Lega”.

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