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Ultimo aggiornamento: 15:39 del 20 Luglio 2018

Enrico Mentana presenta il progetto per i giovani giornalisti e insulta un cronista: “Sei un coglione, non verrai mai assunto”

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Un nuovo progetto editoriale “per i giovani“, interamente digitale, per “andare oltre il giornalismo tradizionale”. Dopo l’annuncio su Facebook, Enrico Mentana ha presentato a Milano il progetto del suo giornale online, che nasce con la promessa di assumere “solo under 33 e over 33 solo se sono dei Cristiano Ronaldo”. E poi: “Mai come oggi serve prima di tutto giornalismo di qualità, e sono convinto che ci siano tantissimi giovani più che meritevoli che non aspettano altro di poter cogliere la loro occasione“. Durante la serata, però, il direttore del Tg La7 ha aperto una disputa dal palco con un giornalista dell’agenzia Dire, che ha fatto una serie di domande sul ruolo di Cairo nel progetto editoriale. Inizialmente Mentana ha evitato di affrontare il tema, poi per due volte ha dato del “coglione” al collega, dicendogli anche “non verrai mai assunto“. Nicola Mente, il giornalista in questione ha risposto di essere già assunto, appunto alla Dire, dicendo al direttore che non può permettersi insulti gratuiti. Mentana lo ha ripreso tornando al punto dell’assunzione dei giovani e non dell’assetto industriale: “Chiedete agli editori dei giornali perché non vengono assunti i giovani da anni“.

Il direttore dell’agenzia Dire, Nico Perrone, ha risposto a Mentana. Ecco una sintesi (qui l’integrale). “Per un attimo il giornalista (Enrico Mentana, ndr) aveva assunto le sembianze di un guru che istruiva i discepoli su come dovrà cambiare l’informazione, il mestiere del cronista. Che si sia trattato di una sorta di trance collettiva, che non si poteva interrompere, lo si è capito quando il semplice (e giovane) cronista dell’agenzia Dire ha riportato tutti alla banalità del quotidiano chiedendo: il giornale lo finanzierà il suo editore Urbano Cairo? Apriti cielo. Alla fine Mentana, infastidito, ha dato del coglione al cronista della Dire. Per una risata dei suoi adepti ha messo alla berlina un cronista colpevole di fare il suo mestiere. Una parolaccia per lui, una medaglia per l’agenzia Dire, dove lavorano 62 giovani giornalisti, età media 34 anni, contrattualizzati”.

Il giorno dopo la diffusione del video, è arrivata la risposta di Mentana, che ha pubblicato su Facebook la propria versione dei fatti. “Sta girando una fastidiosa storiella, che io avrei risposto a male parole a un giornalista che mi stava ponendo domande ‘imbarazzanti’ durante l’incontro con i giovani di Campus Party a Milano. È totalmente costruita, e falsa. I moralisti d’occasione possono riprendere fiato. Come da documentazione filmata, che vedi caso non viene postata, ho risposto con chiarezza a tutte le sue domande, decine di minuti prima dell’alterco che, non a caso, si è concluso con le scuse – non richieste – del giornalista, e che non aveva a che fare con il contenuto delle sue domande. Lo possono confermare tutti i presenti all’incontro dell’altra sera alla Fiera di Milano, oltre seicento giovani“.

NOTA: La redazione de ilfattoquotidiano.it vuole comunicare che negli otto anni di questa avventura (siamo online dal 2010) sono stati assunti per lavorare a questo sito almeno 15 giornalisti under 33, circa l’80% dell’organico. A cui vanno aggiunte assunzioni per area tecnica, blog e social. Il più giovane tra i nostri giornalisti professionisti in redazione ha 25 anni.

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