Il mondo FQ

Corte Ue: “Chi amministra pagine Facebook è responsabile dei dati degli utenti”

La sentenza è relativa al caso della tedesca Wirtschaftsakademie. I giudici di Lussemburgo hanno stabilito che chi cura le pagine può ottenere dati statistici sui visitatori raccolti grazie a cookies associati agli utenti che consentono il monitoraggio del loro collegamento
Corte Ue: “Chi amministra pagine Facebook è responsabile dei dati degli utenti”
Icona dei commenti Commenti

“Per la Corte il fatto che l’amministratore di una fanpage usi la piattaforma fornita da Facebook per beneficiare dei relativi servizi non lo esonera dai suoi doveri che riguardano la protezione dei dati personali”. I giudici della Corte europea hanno stabilito la corresponsabilità per la tutela della privacy dei curatori delle pagine sul social network. Loro, infatti, possono ottenere dati statistici sui visitatori raccolti grazie a cookies associati agli utenti che consentono il monitoraggio del loro collegamento alla pagina.

I dati vengono raccolti con “Facebook Insights”, strumento messo a disposizione degli amministratori delle fanpage dal social, attraverso cookies attivi per due anni e salvati da Facebook su computer, tablet o smartphone. A ogni utente viene infatti associato un codice unico, e all’accesso alla fanpage questo consente di raccogliere ed elaborare i dati su comportamenti e preferenze legate al profilo Facebook. Agli utenti, però, non viene chiesto il loro consenso per la raccolta di questi dati.

La sentenza della Corte è relativa al caso della tedesca Wirtschaftsakademie, società che offre servizi di formazione attraverso la sua fanpage su Facebook. L’autorità di vigilanza della privacy del Land dello Schleswig-Holstein aveva chiesto, già nel novembre 2011, di disattivare la pagina in quanto né la WirtschaftsakademieFacebook avevano informato i visitatori della fanpage che Facebook raccoglieva, mediante cookie, informazioni personali per poi elaborarle. La società tedesca aveva presentato ricorso contro la decisione scaricando la responsabilità interamente su Facebook. Ma con questa sentenza, che arriva a dieci giorni dall’introduzione della nuova normativa sulla privacy, la Corte europea riconosce la corresponsabilità degli amministratori delle pagine.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione