A 5 anni di distanza dal release di uno degli indie game più apprezzati degli ultimi anni, State of Decay ritorna più ampio, complesso, profondo. Tutto è più grande, dagli spazi di gioco alla storia stessa. State of Decay 2 è ambientato in un periodo successivo rispetto al suo predecessore, in una nuova area, sebbene gli avvenimenti restino comunque correlati al primo capitolo.

State of  Decay 2.0
State of Decay 2 è un sequel nel vero senso della parola, sebbene la storia sia tranquillamente giocabile anche dai neofiti del titolo, nulla è lasciato ad intendere e tutto viene spiegato nei minimi dettagli. La grande novità di questo capitolo è la modalità co-op fino a quattro giocatori: non vi troverete dunque più soli a vagare nelle lande desolate, affrontando imprevisti di ogni genere.

Questa novità rende il titolo in un certo senso più leggero, potendo condividere ore di gioco con i propri amici, decidendo insieme i passi da fare – e sottolineiamo insieme, non fate gli eroi avventurandovi da soli là fuori, non vi aspetta un futuro roseo -, perché questo titolo sottolinea l’importanza dell’aiuto reciproco tra giocatori (e personaggi del gioco): più che avere a che fare con orde di zombie stile Left 4 Dead, si ha come obiettivo comune la sopravvivenza dei pochi elementi che compongono la propria comunità. State of Decay 2 garantisce innumerevoli varianti nella trama di gioco, poiché ogni NPC che fa parte del gruppo viene letteralmente generato “casualmente” ed è caratterizzato da dettagli diversificati.

Tra i “protagonisti” non spicca infatti nessun leader, nessun personaggio dal carisma particolare. Questo è uno dei dettagli più appassionanti del gioco: nessuno è speciale, vince chi riesce a sopravvivere, vivendo ogni minuto di gioco sul filo del rasoio, poiché basta il minimo errore di valutazione o un gesto azzardato per rovinare tutto.

La profondità dei personaggi non è l’unico fattore che ha visto un upgrade: anche tutto quel che concerne la costruzione e il miglioramento della base della comunità si propone implementato sotto molti punti di vista. Nuove modifiche applicabili alla base utili ad alzare il morale della “truppa”, senza dimenticarsi della necessità di acqua, carburante e beni di primari, in modo che il quartier generale funzioni in maniera efficiente. In caso vi trovaste in solitaria ad affrontare una missione particolarmente ostica è inoltre possibile chiedere aiuto online ed uno o più giocatori potranno entrare in partita ed essere d’aiuto, così com’è possibile per il giocatore accogliere le richieste d’aiuto e collaborare con altre persone aiutandole nel loro percorso.

 

Comparto tecnico: tra alti e bassi
Come anticipato poco prima, i passi avanti in merito al comparto tecnico/grafico sono sicuramente notevoli, sebbene alcune problematiche siano più che evidenti, nonostante la versione PC sia stata ben adattata nel complesso. Sulla versione PC è possibile scegliere tra tre livelli di qualità grafica: Medio, Alto e Ultra – in ogni caso è possibile variare i singoli parametri a piacimento – . Aumentando la qualità riscontriamo un graduale miglioramento sia nei dettagli che nelle texture, così come per le ambientazioni, ma il framerate si mostra decisamente instabile, spesso calando al di sotto dei 30fps in situazioni in cui il comparto tecnico è messo alla prova, come combattimenti e tragitti in auto.

Ma dov’è il sangue? E gli Zombie?
Tranquilli, State of Decay 2 non è un gestionale alla The Sims: volete il sangue? E sangue avrete, “Blood Plague Hearts” è qui per servire. Di cosa si tratta? Di istanze di gioco in co-op con altri giocatori dove orde di zombie vi si scaglieranno addosso. Starà al giocatore dare dimostrazione della propria skill, sopravvivendo alle diverse ondate, ma anche agli “Zombie Speciali” che ricalcano un po’ Left 4 Dead: ognuno di essi ha caratteristiche uniche e soprattutto insidiose. Attenzione, poiché l’infezione è dietro l’angolo: se verrete infettati potrete curarvi prelevando campioni di sangue da zombie specifici, in ogni caso non è la migliore delle situazioni.
Ricordate sempre, non siete sfortunati, in State of Decay 2 succede sempre qualche evento avverso, non è mai un buon momento, dovete sopravvivere soprattutto di notte: gli zombie evidentemente non amano il buio.

Tirando le somme, State of Decay 2 è un gioco che si apprezza a pieno, ma solo se il primo capitolo ha fatto lo stesso effetto. Come sequel siamo ad alti livelli sia a livello strategico che gestionale, ma anche i combattimenti danno il loro bell’impegno. La pazienza è virtù necessaria per chi intende giocare questo titolo dall’inizio alla fine

State of Decay 2 è disponbile dal 22 Maggio per Xbox One e PC Windows 10, con prezzi a partire da poco più di 30€; inoltre, come per le altre nuove esclusive Microsoft, il titolo è incluso nell’abbonamento Xbox Game Pass (9,99€/mese)

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