In passato diciotto donne lo avevano denunciato per aggressione e violenza sessuale tra il 1996 e il 2017. E ora il fotografo francese Jean-Claude Arnault è accusato anche di avere “palpeggiato” Victoria, la principessa ereditaria di Svezia. L’episodio, scrive il quotidiano svedese Svenska Dagbladet, risale al 2006 durante un evento all’Accademia svedese, l’ente che assegna il premio Nobel per la letteratura. E ora, per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, l’assegnazione del riconoscimento annuale è a rischio.
L’uomo, infatti, è sposato con la poetessa Katarina Frostenson, membro dell’ente, e partecipa abitualmente agli eventi dell’Accademia. Un legame che, dopo le accuse di molestie, ha provocato dimissioni a catena – teoricamente non possibili, perché l’incarico è a vita -, proteste per la mancata rimozione dall’incarico di Frostenson, e l’abbandono della presidente Sara Danius. E la situazione oggi si aggrava con il caso della principessa Victoria, mettendo a rischio l’assegnazione del premio per l’anno in corso. Fatto che non succedeva dai primi anni Quaranta. La decisione sull’eventuale posticipo della cerimonia, prevista per ottobre, sarà presa il 3 maggio.
Il caso della principessa Victoria – Secondo il quotidiano, che cita tre testimoni, Arnault ha “posato una mano sul fondo-schiena” della principessa. Una delle sue assistenti è allora intervenuta per soccorrerla, “lanciandosi sul fotografo e allontanandolo con la forza”. L’episodio è stato insabbiato dall’ente svedese e anche la famiglia reale ha evitato di intervenire. Ora che il racconto è uscito sui giornali, a distanza di oltre dieci anni, la Corte continua a trincerarsi dietro un “no comment“. È stato rilasciato solo un comunicato in cui si esprime sostegno per il movimento anti-abusi #metoo. Dalla sua, il francese 71enne ha respinto tutte le accuse. Ma non è la prima volta che gli vengono attribuiti episodi di molestie. Sulla scia della campagna lanciata negli Stati Uniti dopo il caso Weinstein, lo scorso novembre Arnault è stato accusato di violenza da altre diciotto donne. Scandalo che ha provocato un vero e proprio terremoto all’interno dell’organizzazione che ogni anno assegna il Nobel per la letteratura.