Con Kepler ancora in azione è partito il conto alla rovescia per il lancio di Tess, il nuovo cacciatore di pianeti della Nasa che scruterà oltre 200.000 stelle appena fuori dal Sistema Solare, alla ricerca di parenti della Terra potenzialmente abitabili. Il lancio del satellite, progettato e costruito dal Massachusetts Institute of Technology (Mit), è in programma alle 00.32 italiane del 17 aprile da Cape Canaveral, in Florida, ed è la prima missione del suo genere. “Tess sta andando in avanscoperta”, dice Natalia Guerrero del Mit, uno dei responsabili della missione.

“Per certi versi non abbiamo idea di quello che scopriremo, sarà come disegnare una mappa del tesoro“. Il satellite, grande poco più di un frigorifero, passerà i prossimi due anni studiando l’intero cielo e cercando di catturare le variazioni di luminosità dovute al passaggio dei pianeti in orbita intorno alle stelle. Questo grazie alle sue quattro fotocamere ad ampio spettro, che riescono a rilevare anche la luce proveniente dalle piccole e deboli nane rosse e che scatteranno foto ogni 2 minuti per massimizzare le possibilità di successo. I ricercatori, guidati da George Ricker del Mit, hanno scelto per Tess un’orbita molto vantaggiosa mai usata prima, che la farà “rimbalzare” tra la Terra e la Luna in un percorso governato dall’attrazione gravitazionale di quest’ultima: Tess si muoverà verso la Luna per circa 2 settimane raccogliendo dati e poi tornerà indietro verso la Terra, trasmettendo i dati una volta raggiunto il punto più vicino, a più di 100.000 km dalla superficie. Joel Villasenor del Mit conclude: “Sarà una sorta di ‘passo a due’ tra la Luna e il satellite”.

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