Un giorno, nemmeno troppo lontano, il concetto di auto di proprietà potrebbe essere superato da quello di “vettura condivisa”: per questo molti costruttori si preparano a rivoluzionare il paradigma del loro business, passando da venditori di auto a fornitori di servizi di mobilità. Gli stessi servizi, negli anni a venire, potrebbero essere stratificati in varie fasce di mercato, per accontentare gli utenti meno esigenti così come quelli più danarosi.

Per questi ultimi BMW ha creato Access by BMW, che consente di guidare praticamente ogni auto della gamma della marca tedesca. Basta pagare un canone fisso mensile – anche tramite una app per smartphone – che include il prezzo per la manutenzione, l’assicurazione e l’assistenza stradale. Il progetto pilota sarà avviato nel weekend presso il rivenditore Sonic Automotive di Nashville, in Usa. E così, oltre allo sfizio di poter guidare una BMW, diventa un sogno possibile poggiare le terga sulle sportive bavaresi più prestazionali.

Ma, si sa, anche i sogni oggigiorno hanno un costo, e non è per tutte le tasche: per mettersi al volante di modelli come Serie 4, M2, X5 e Serie 5 servono 2 mila dollari al mese (l’equivalente di circa 1.630 euro); mentre per le più esclusive e veloci M4 Cabrio, M5, M6, X5 M e X6 M il conto, quasi raddoppiato, è di 3.700 dollari (circa 3 mila euro). La buona notizia è che gli abbonati al servizio possono cambiare la vettura ogni volta che lo desiderano e non hanno limiti chilometrici di utilizzo.

Chi non ha 2 mila dollari al mese extra da spendere per l’auto, non disperi: presto Access by BMW sarà disponibile pure con una tariffa più popolare, forse indispensabile per avviare il servizio anche nel vecchio continente. Pure Porsche e Mercedes stanno sperimentando questo generi di noleggi – la casa della Stella in Germania, la Porsche ad Atlanta, Usa – che, almeno per qualche mese, consentono di sentirsi dei ricchi collezionisti di automobili.

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