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Mauro Donato, scarcerato il fotoreporter italiano detenuto in Serbia: “Finita una brutta disavventura”

Il piemontese era in carcere dal 16 marzo con l'accusa di aver aggredito tre persone. Si trovava nella ex Jugoslavia per girare un documentario sui profughi in fuga dalla guerra lungo la rotta dei Balcani
Mauro Donato, scarcerato il fotoreporter italiano detenuto in Serbia: “Finita una brutta disavventura”
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È stato scarcerato dopo tre settimane Mauro Donato, il fotoreporter torinese arrestato in Serbia il 16 marzo per una presunta aggressione ai danni di alcuni profughi. Donato si trovava nel paese con un collega per documentare la vita delle persone in fuga da guerra e miseria lungo la rotta dei Balcani. “È finita una brutta disavventura”, ha commentato il fotoreporter subito dopo il rilascio da parte delle autorità serbe. L’uomo, apparso in buone condizioni, è stato accompagnato all’aeroporto di Belgrado dall’ambasciatore italiano in Serbia Carlo Lo Cascio.

Donato era detenuto con l’accusa di aver rapinato tre profughi afghani nonostante la smentita delle stesse vittime che non lo avevano riconosciuto come loro aggressore. Pochi giorni fa l’allarme lanciato dai familiari e dai legali dell’uomo: “Mauro si trova ancora in carcere e le sue condizioni psicofisiche destano allarme”.

“Non ne potevamo davvero più, c’è stato un accanimento che non abbiamo capito, ora lo aspetto a casa”, ha detto la moglie Giulia, dopo aver appreso della liberazione. Il fotoreporter parteciperò alla conferenza stampa in programma domani 6 aprile nella sede delle Federazione nazionale della stampa italiana.

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