Mancano poco più di 2 mesi alla presentazione del nuovo piano industriale di FCA, l’ultimo con Sergio Marchionne a capo della multinazionale italoamericana. Le speculazioni sul contenuto della nuova strategia si sprecano, specie per quanto riguarda le novità di prodotto. Fra tutte, nelle ultime ore ne sta circolando una più credibile delle altre: quella sul presunto arrivo di una nuova Jeep di piccola taglia, posizionata sotto la Renegade e venduta, verosimilmente, con prezzi a partire da 17/18.000 euro.

La vettura costituirebbe la nuova entry-level del marchio, il più lanciato fra quelli di FCA. “Un’auto più piccola rispetto a Renegade è molto interessante per noi e stiamo analizzando con attenzione la sua fattibilità”, ha dichiarato ad Autocar l’amministratore delegato di Jeep, Mike Manley. Secondo le prime anticipazioni, il modello potrebbe essere realizzato sulla base tecnica della futura Fiat Panda, replicando quanto succede oggi fra Renegade e Fiat 500X, che condividono architettura costruttiva, tecnologia e motori.

“Abbiamo visto la tendenza generale del mercato in Europa a orientarsi verso i suv più piccoli, e potrebbe verificarsi anche in America Latina“, ha aggiunto Manley. Un altro modo per dire che la nuova piccola Jeep potrebbe essere un prodotto globale. Inoltre la Panda è da sempre proposta pure in versione a quattro ruote motrici: una caratteristica tecnica fondamentale per Jeep, desiderosa di fare affari ma senza snaturare il dna del marchio, orientato al fuoristrada.

Il modello in questione potrebbe avere una lunghezza complessiva compresa fra 4 e 4,15 metri: andrebbe quindi a competere nel segmento delle sport utility di taglia urbana, facendo trasversalmente concorrenza a Ford EcoSport, Audi Q2, Hyundai Kona, Peugeot 2008, Renault Captur, Nissan Juke e Seat Arona. Un ventaglio di competitor molto variegato, quindi. Certo è che l’eventuale arrivo del veicolo – che farà da contraltare alla lussuosa e mastodontica Wagoneer, attesa per il 2019 – apre la strada a un paio di considerazioni.

La prima è sul sito produttivo della baby Jeep: la nuova generazione della Panda sarà fatta in Polonia, a Tichy, dove nasce già la piccola 500. Ciò fa presupporre che anche la nuova small suv possa essere assemblata lì, sfruttando le medesime linee di montaggio e liberando quelle di Pomigliano per il debutto dei nuovi modelli a marchio Alfa Romeo. Non è comunque escluso che l’auto possa essere prodotta a partire da una versione accorciata del pianale della Renegade: ciò potrebbe accontentare i sindacati italiani, che da tempo chiedono di saturare la capacità produttiva dell’impianto di Melfi (PZ) – dove nascono 500X e, appunto, la Renegade – e dove presto sarà interrotta la produzione della Punto.

La seconda osservazione è che la vettura in questione sarebbe coerente con quanto asserito da Marchionne all’ultimo Salone di Ginevra 2018. Alla Rassegna elvetica, infatti, il numero uno di FCA ha dichiarato che in Europa esiste la necessità di ridimensionare il ruolo di Fiat e “fare spazio ai marchi più potenti”. “Non sto uccidendo Fiat, credo che abbia un grande futuro in America Latina, e che in Europa possa contare sulla forza della 500”, ha detto il manager col maglione blu. “Ma non dobbiamo essere emotivi: la rilevanza di Fiat per il pubblico è diminuita”. E questo conferirebbe ulteriore senso a una piccola Jeep, specie osservando i target commerciali del brand americano, che ambisce a vendere 2 milioni di veicoli l’anno nel prossimo futuro (l’anno scorso ne ha piazzati 1,4 milioni).

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