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Milano Fashion Week Inclusive 2018, in passerella sfilano top model disabili professionisti: “Evento unico”

Tra le ospiti più attese: la modella e attrice americana Tiphany Adams e da Honolulu Shaholly Ayers. L’evento è organizzato dall’agenzia Iulia Barton in collaborazione con Fondazione Vertical, onlus italiana per la cura delle paralisi midollari, con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda italiana
Milano Fashion Week Inclusive 2018, in passerella sfilano top model disabili professionisti: “Evento unico”
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Top model in carrozzina sfileranno al Teatro Vetra (martedì 27 febbraio ore 18) per la Milano Fashion Week Inclusive 2018. Si tratta di una delle più importanti kermesse promosse in Italia dove i protagonisti sono modelle e modelli con disabilità. L’evento è organizzato dall’agenzia Iulia Barton in collaborazione con Fondazione Vertical, onlus italiana per la cura delle paralisi midollari, con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda italiana. “Il ricavato della vendita dei biglietti (donazione minima a partire da 19 euro) della sfilata sarà devoluto per sostenere la ricerca sulle lesioni del midollo e devoluti ai laboratori degli ospedali Niguarda Ca’ Granda e San Paolo, specializzati nel campo della rigenerazione dei danni al midollo spinale attraverso nanotecnologie e utilizzo di cellule staminali”, spiega a ilfattoquotidiano.it il presidente della Fondazione Fabrizio Bartoccioni. L’obiettivo dei promotori è anche quello di “sensibilizzare il mondo della moda e non solo, oltre che offrire la possibilità di un lavoro per modelle e modelli disabili”. “E’ un evento unico in Italia”, spiega Bartoccioni.

Sulla passerella una trentina tra donne e uomini in carrozzina o anche con amputazioni che provengono da tutto il mondo, molti dei quali hanno collaborato pure con stilisti come Antonio Urzì (ha vestito, tra gli altri, anche Lady Gaga, Rihanna e Beyoncé), Luigi Borbone e Angelo Cruciani. E sono stati scelti dopo una selezione alla quale hanno partecipato più di duemila persone. “Tra le persone che sfileranno questa sera – dice il numero uno della Vertical – ci saranno anche la modella e attrice americana Tiphany Adams, pure lei in carrozzina, nota negli Stati Uniti per aver girato la fiction Push Girls e Shaholly Ayers, modella con amputazione di Honolulu molto seguita sui social”.

Oltre alla sfilata vera e propria della serata del 27 febbraio, a marzo verrà presentato anche il nuovo catalogo inclusive firmato Iulia Barton, con un rivoluzionario book fotografico di ragazze e ragazzi, che di lavoro sono modelli professionisti, con disabilità accanto a top model normodotati già affermati. Sono previsti, secondo gli organizzatori, almeno 900 ospiti e giornalisti della stampa specializzata nel settore della moda. Dopo Milano sono in calendario altri appuntamenti di sfilate con protagonisti modelle e modelli con disabilità. Gli eventi saranno a giugno a Roma, su un ponte di fronte a Castel Sant’Angelo, e a Los Angeles in ottobre. L’agenzia Iulia Barton, in aggiunta, vorrebbe estendere, con un prossimo progetto ancora in fase di realizzazione, la possibilità di organizzare casting aperti anche a donne e uomini che vivono in condizione di emarginazione e povertà assoluta, oltre che ex detenuti e vittime di abusi sessuali e violenze. 

Il fondatore della Fondazione Vertical è Fabrizio Bartoccioni che all’età di 17 anni ha subito una lesione cervicale del midollo spinale per un tuffo in piscina. Nato a Roma nel 1977, dal luglio del 2005 ha deciso di fare qualcosa di inedito per lui, la “più grande scommessa della mia vita”, dice. “Ho voluto creare una organizzazione senza scopo di lucro made in Italy che sappia coniugare bellezza, creatività e sostegno alla ricerca scientifica per le persone che hanno avuto un trauma che può essere curato”. Le attività della onlus sono focalizzate sulla comunicazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle cause dei traumi vertebro-midollari. Si occupa, in particolare, di organizzare eventi e campagne di fundraising a sostegno di progetti di ricerca scientifica effettuati in Italia.

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