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Macerata, mattonate contro la vetrina d’ingresso dell’associazione che si occupa dell’accoglienza migranti

La denuncia del Gruppo Umana Solidarietà: "Un gesto che si alimenta delle falsità, insinuazioni e calunnie di questi mesi". Tra le persone assistite c'è stato Innocent Oseghale, il nigeriano di 29 anni accusato con 3 connazionali d’aver ucciso e smembrato Pamela Mastropietro
Macerata, mattonate contro la vetrina d’ingresso dell’associazione che si occupa dell’accoglienza migranti
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La vetrina d’ingresso della sede del Gruppo Umana Solidarietà, che si occupa di assistenza a migranti e richiedenti asilo a Macerata, è stata danneggiata a mattonate nel pomeriggio.

“Alle 15, in pieno orario di lavoro una o più persone hanno attaccato la sede del Gus di piazza Mazzini. Un gesto che si alimenta delle falsità, insinuazioni e calunnie di questi mesi e che trova protezione e silenzi accordanti nei troppi ‘se’ e nei troppi ‘ma’”, denuncia l’associazione su Facebook postando la foto del danneggiamento.

Tra le persone assistite dal Gus c’è stato Innocent Oseghale, il nigeriano di 29 anni accusato con 3 connazionali d’aver ucciso e smembrato Pamela Mastropietro. Il 29enne era stato espulso dal programma per violazioni del regolamento di accoglienza perché sorpreso a spacciare. Si tratta di un’azione violenta, spiega il Gus, “contro chi si occupa di accoglienza e integrazione ed è da mesi sotto il mirino di chi soffia sul fuoco per ottenere un tornaconto elettorale e click sui social network”.

Da settimane, prosegue il Gus, l’associazione è oggetto di “attacchi strumentali dopo i fatti di cronaca a Macerata”. Il Gus “crede nella pace e nel dialogo: non si fermerà di fronte a un gesto violento e vigliacco. Continuiamo in ciò che è giusto”.

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