Il mondo FQ

Giorno della Memoria, danneggiata a Milano la pietra d’inciampo in ricordo di Angelo Fiocchi. Pd: “Oltraggio gravissimo”

Collocata pochi giorni fa sul marciapiede di viale Lombardia 65 per ricordare il deportato a Mauthausen, assassinato nell'aprile 1945 ad Ebensee, la pietra è stata graffiata nella notte da sconosciuti. Pietro Bussolati, capolista Pd alle Regionali: "Soliti vigliacchi nascosti nel buio delle tenebre da dove provengono". Condanna dell'Anpi Milano e del sindaco Sala
Giorno della Memoria, danneggiata a Milano la pietra d’inciampo in ricordo di Angelo Fiocchi. Pd: “Oltraggio gravissimo”
Icona dei commenti Commenti

L’hanno graffiata, cercando di cancellare il nome, deportazione e data della morte. Uno sfregio pochi giorni dopo la posa e alla vigilia del Giorno della Memoria. La pietra d’inciampo collocata sul marciapiede di viale Lombardia 65 a Milano per ricordare Angelo Fiocchi, deportato a Mauthausen e assassinato nell’aprile 1945 ad Ebensee, è stata danneggiata nella notte da sconosciuti. Lo scorso anno era toccato alla pietra d’inciampo posata in nome di Dante Coen, deportato ad Auschwitz e ucciso a Buchenvald.

L’atto compiuto nella notte tra lunedì e martedì ha scatenato subito la polemica politica, pochi giorni dopo la nomina a senatrice a vita della sopravvissuta milanese Liliana Segre, che è presidente del Comitato pietre d’inciampo. “Il clima di odio e l’uso di parole d’ordine su cui si è fondata l’ideologia razzista e discriminatoria, che anche la Cei ieri ha condannato, fanno da cornice all’ennesimo atto di barbarie contro la memoria dei vivi”, ha detto Pietro Bussolati, capolista Pd alle elezioni regionali in Lombardia.

I “soliti vigliacchi nascosti nel buio delle tenebre da dove provengono” hanno compiuto un “oltraggio gravissimo” che “oggi più che mai chiama in causa chi si vantava di aver acquistato consensi parlando di razza bianca ed evocando istinti xenofobi di un passato ignobile”, aggiunge Bussolati facendo riferimento ad Attilio Fontana, candidato del centrodestra in Regione Lombardia.

Le pietre di inciampo sono piccoli blocchi ricoperti di ottone, che vengono posati davanti alla porta della casa nella quale ebbe l’ultima residenza un deportato nei campi di sterminio e che ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e luogo della deportazione, la data della morte. Per il prossimo Giorno della Memoria, Milano ha deciso di onorare il ricordo di altri 26 cittadini deportati e assassinati nei lager nazisti, attraverso la posa di altrettante pietre tra le quali c’era anche quella di Fiocchi. Dura condanna anche da parte dell’Anpi Milano e di Giuseppe Sala: “Chi sfregia le pietre d’inciampo disonora Milano e i suoi cittadini – scrive il sindaco sulla sua pagina Facebook – Non ci piegheremo mai di fronte a chi vuole cancellare la nostra Memoria”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione