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Baby gang, due fermati a Roma. A Potenza individuati in quattro: nel raid si tenevano in contatto con ricetrasmittenti

Manifestazione a Napoli per dire basta alle continue violenze ad opera di bande di minorenni e per ribadire la propria solidarietà alle vittime, con un corteo da Scampia a Chiaiano
Baby gang, due fermati a Roma. A Potenza individuati in quattro: nel raid si tenevano in contatto con ricetrasmittenti
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Sono stati individuati a Roma gli altri due membri della baby gang che a Capodanno aveva aggredito, a calci e pugni e rapinando dei telefoni cellulari e dei portafogli, due stranieri in Piazza Santa Maria Ausiliatrice. I due erano riusciti a fuggire mentre gli altri complici, tre italiani e tre stranieri, tutti con precedenti, erano stati fermati e sottoposti a provvedimento restrittivo.

A Potenza, invece, sono stati fermati dai carabinieri quattro giovani intenti a rubare e danneggiare le attrezzature del liceo “Quinto Orazio Flacco“. I giovani, vestiti con felpe con cappuccio, sono entrati nell’istituto forzando una porta e una finestra. Poi si erano divisi in gruppi di due e si tenevano in contatto tramite radio ricetrasmittenti per potersi avvisare in caso dell’arrivo delle forze dell’ordine. La procura della Repubblica presso il tribunale per i minori, sta valutando l’accusa del tentativo di furto o dell’atto vandalico.

Sempre in tema di violenza ad opera di baby gang, oggi Napoli è scesa in piazza per ribadire la propria solidarietà alle vittime, con un corteo da Scampia a Chiaiano dove la settimana scorsa è stato aggredito a calci e pugni un 15enne che ha poi subito l’asportazione della milza. Molte le presenze: dal vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, alla madre di Ciro Esposito, il giovane ucciso da un ultrà della Roma. Il corteo si è svolto nella periferia nord di Napoli che, come denunciano i residenti, è diventata terra di nessuno e in cui le baby gang compiono le loro scorrerie rimanendo impuniti.

“Le baby gang agiscono con metodi di carattere terroristico” ha esordito Marco Minniti al vertice straordinario del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato ieri a Napoli, sui temi della violenza giovanile e delle baby gang. Il ministro dell’Interno ha promesso l’invio di “100 unità” per il controllo delle zone più frequentate dai giovani. Ma Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, non è d’accordo e ha accusato Minniti: “È un’affermazione che io non avrei usato perché si rischia di esaltare persone che tutto dobbiamo fare tranne che considerare leader criminali e padroni del territorio“.

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