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Amazon, azienda diserta l’incontro in prefettura con i sindacati. Lavoratori in sciopero: “Una fuga vergognosa”

In prefettura a Piacenza era previsto un tavolo con i sindacati, ma i rappresentanti dell'azienda non si sono presentati. "Troppa pressione", dice Amazon in una nota. Ugl: "Prendono a schiaffi le istituzioni italiane"
Amazon, azienda  diserta l’incontro in prefettura con i sindacati. Lavoratori in sciopero: “Una fuga vergognosa”
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Amazon non si è presentata all’incontro con i rappresentanti dei lavoratori del centro logistico di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. “Troppa pressione“, si sono giustificati i dirigenti dell’azienda, che hanno aggiunto: “Siamo sempre disponibili a cooperare con le autorità per fornire informazioni relative alle nostre attività”. Ma per i sindacati l’assenza di Amazon è “una fuga vergognosa” e “dimostra un terribile mix di arroganza e paura del confronto”. E la reazione dell’azienda ha provocato uno sciopero immediato di due ore. Oltre alla dura reazione del segretario del Terziario del Ugl, Luca Malcotti, secondo cui Amazon “prende a schiaffi anche le istituzioni italiane” con il suo rifiuto al confronto.

Il faccia a faccia in prefettura avrebbe dovuto essere il seguito del summit tenutosi nei giorni scorsi fra azienda e sindacati per il contratto integrativo, conclusosi in un nulla di fatto. Le rappresentanze dei lavoratori chiedono infatti ad Amazon nuove condizioni contrattuali e di lavoro, ma l’azienda continua ad opporsi, nonostante l’agitazione prosegua ormai da settimane e abbia portato già a uno sciopero durante il Black Friday. “I lavoratori si aspettano significativi passi in avanti che finora non è stato possibile compiere per la chiusura totale dell’azienda”, ribadiscono le segreterie territoriali dei sindacati, che non escludono a questo punto scioperi e blocchi dei mezzi “come successiva forma di lotta”.

“Siamo impegnati a costruire un dialogo continuo e una positiva cooperazione con tutti i dipendenti e a creare un ambiente attento e inclusivo nei nostri luoghi di lavoro”, hanno precisato i vertici dell’azienda che, sempre oggi, saranno ricevuti in Prefettura, ma in separata sede. I lavoratori, invece, dopo un’assemblea nel magazzino hanno proclamato uno sciopero a fine turno e organizzato un presidio davanti ai cancelli. La Cgil riferisce che l’azienda non voleva far entrare i sindacati nello stabilimento per tenere le assemblee già programmate. Solo l’intervento di polizia e carabinieri, che hanno accompagnato i sindacalisti all’interno del sito di Castel San Giovanni, ha permesso che si svolgessero gli incontri.

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