Un appello agli avversari a collaborare e a presentare proposte comuni per affrontare insieme la Brexit. Dopo la tornata elettorale che ha distrutto la sua ambizione di dar vita a un governo forte per affrontare la trattativa per l’uscita dall’Ue, Theresa May lancia un insolito invito ai rivali, a partire dal leader laburista Jeremy Corbyn. Il primo ministro britannico lo farà in un discorso in programma martedì, a un anno dal suo insediamento a Downing Street, ma che viene ampiamente anticipato oggi e che domina le prime pagine di tutti i principali quotidiani del Regno Unito e annunciato dalla stessa premier in conferenza stampa congiunta con il premier dell’Australia, Malcolm Turnbull: May, ha detto, vuole “il consenso più ampio possibile” sulla Brexit per garantire che l’accordo che negozierà con l’Ue sarà quello giusto per il Regno Unito.

L’idea è di “contribuire e non solo criticare”, con un cambiamento di tono della premier che rivela la sua imbarazzante difficoltà dopo l’insuccesso elettorale nel voto dell’8 giugno. Il Labour non può che sottolineare l’ipocrisia della leader conservatrice, prima pronta a cercare una schiacciante maggioranza e ora che si ritrova “a corto di idee” invece disposta al compromesso. Dura anche la stampa del Regno, col Guardian e il Times che alimentano le voci di un complotto in casa Tory per estromettere May e lanciare una nuova sfida alla leadership del partito.

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