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Torino, ex presidente della Croce Rossa di Piossasco accusato di aver rubato 400mila euro all’ente

L'uomo e la sua segretaria sono ritenuti responsabili di peculato e appropriazione indebita. Le indagini della Guardia di Finanza sono iniziate dall'esposto di un revisore che, alla fine del 2016, aveva riscontrato anomalie nei libri contabili
Torino, ex presidente della Croce Rossa di Piossasco accusato di aver rubato 400mila euro all’ente
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Aveva un tenore di vita molto elevato, non giustificato dallo stipendio. E aveva comprato in contanti un’auto di lusso nuova. I soldi non erano suoi, ma dell’ente di cui era presidente per il comitato locale: la Croce Rossa di Piossasco, in provincia di Torino. Secondo le indagini della Guardia di Finanza locale ha rubato, in sette anni, 400mila euro. Usati per acquistare anche immobili. L’accusa per il presidente della sezione della Croce rossa del piccolo comune piemontese e per la sua segretaria si riferisce al periodo 2010-2016. Ora dovranno rispondere entrambi di peculato e appropriazione indebita.

Le indagini dei finanzieri hanno preso il via dall’esposto di un revisore, che alla fine dello scorso anno aveva riscontrato alcune anomalie nei libri contabili. Così le Fiamme Gialle hanno controllato prima il periodo dal 2010 al 2013, quando il presidente aveva la qualifica di pubblico ufficiale, e poi dal 2014, quando la Croce Rossa è diventata associazione “no profit”.

I militari hanno posto sotto sequestro, oltre a conti correnti e polizze assicurative, un immobile di un valore superiore ai 200mila euro. E’ stata anche inviata una segnalazione di danno erariale alla locale Procura regionale della Corte dei Conti.

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