Il mondo FQ

Mose, la Corte d’appello conferma la condanna di Marco Milanese: 2 anni e mezzo all’ex braccio destro di Tremonti

Oltre alla pena per "traffico di influenze", i giudici della seconda sezione hanno confermato anche i risarcimenti, da quantificare in sede civile, a favore del Consorzio Venezia Nuova e del ministero dell'Economia
Mose, la Corte d’appello conferma la condanna di Marco Milanese: 2 anni e mezzo all’ex braccio destro di Tremonti
Icona dei commenti Commenti

Confermata la condanna a 2 anni e mezzo per Marco Milanese, ex consigliere politico di Giulio Tremonti ed ex deputato del Pdl, in un filone del processo sul caso Mose. Lo ha deciso la Corte d’appello di Milano. I giudici della seconda sezione hanno confermato anche i risarcimenti, da quantificare in sede civile, a carico dell’ex parlamentare e a favore del Consorzio Venezia Nuova e del ministero dell’Economia.

Nell’aprile 2016, in primo grado era stata accolta la richiesta in subordine della Procura – quella principale era di 3 anni e mezzo per corruzione – a 2 anni e mezzo per traffico di influenze, proposta in linea con quanto stabilito dalla Cassazione, quando nel novembre del 2014 aveva riqualificato il reato e disposto la scarcerazione dell’ex braccio destro di Tremonti.

Il processo vedeva al centro il filone di indagine, trasmesso per competenza territoriale da Venezia a Milano, nel quale erano coimputati il generale in pensione della Gdf Emilio Spaziante e l’ex ad di Palladio Finanziaria Marco Meneguzzo. I due, a novembre 2014, avevano rispettivamente patteggiato 4 anni e una confisca di 500mila euro e 2 anni e mezzo di reclusione per concorso in corruzione.

Milanese avrebbe ricevuto negli uffici di Milano di Palladio Finanziaria da Meneguzzo, presunto intermediario, mezzo milione di euro da parte di Giovanni Mazzacurati, all’epoca presidente del Consorzio Venezia Nuova, in cambio del suo intervento per introdurre – ai tempi in cui Tremonti era ministro dell’Economia – “una norma ad hoc per salvare il finanziamento di 400 milioni” per il Mose e che altrimenti il Cipe avrebbe destinato ad altre opere per il Mezzogiorno.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione