Nel giorno della bagarre al Senato per incardinare il ddl sullo ius soli dalla Caritas arriva una richiesta di chiarimento al M5s che ha annunciato l’astensione. “La migrazione è stata sempre un argomento utilizzato dai vari partiti per promuovere percorsi politici ed anche elettorali. È avvenuta nel passato ed avviene anche oggi. Rispetto ai Cinque stelle, personalmente – dice a Radio Vaticana il responsabile immigrazione della Caritas, Oliviero Fori – non ho mai ben capito quale sia la loro posizione rispetto al grande tema delle migrazioni e delle sue varie declinazioni. Anche in questo caso non è chiara la motivazione dell’astensione, sapendo che comunque è una questione contingente, importante sulla quale chiediamo comunque che ci sia un posizionamento; Speriamo che magari arrivi all’ultimo momento”.
Per Forti, “oggi non possiamo dire che chi nascerà in Italia automaticamente sarà, se la legge verrà approvata, cittadino italiano. Lo sarà a certe condizioni, ma questo per noi è già un grande passo verso una prospettiva che deve prendere definitivamente consapevolezza del fatto che la nostra è una società multiculturale e lo sarà sempre di più. Quindi deve attrezzarsi anche con una normativa adeguata”.
“Un bambino è giusto che dove nasce abbia quella cittadinanza, ma va fatta una cosa seria, ordinata e fatta con il resto dell’Unione Europea” ha spiegato il capogruppo M5s alla camera Roberto Fico a Fanpage.it confermando l’astensione. “Per me non c’è destra e non c’è sinistra nel M5S, ma c’è solo di guardare i provvedimenti e capire se siano buoni o no. Non è il principio della legge che non ci piace, siamo stati su tutti diritti, ma in questa legge non c’è niente dello ius soli”.
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