Cosenza e i suoi BoCS Art: 27 residenze artistiche lungo le rive del fiume Crati da poco entrate a far parte di Giovani artisti italiani (Gai), la rete nazionale di natura pubblica che unisce amministrazioni locali impegnate a sostenere creatività giovanile e innovazione. Si tratta di 27 residenze ecosostenibili che da due anni favoriscono la mobilità degli artisti: all’attivo più di 300 tra pittori, scultori, fotografi ospitati, provenienti dai luoghi più disparati. Un’azione che ha coronato la città con il Premio Smau del ministero dell’Istruzione e della ricerca, nell’ambito del concorso Smart cities and communities an social innovation.

Dal 18 al 28 maggio i BoCS s’apprestano a ospitare LandWorks, il workshop operativo internazionale per la valorizzazione dei beni paesaggistico-culturali giunto oramai alla sua VII edizione, che per la prima volta attraversa i tradizionali confini isolani della Sardegna per approdare nella città dove morì, seppellito nel letto del fiume Busento, Alarico, re dei Goti. BoCS Art e centro storico cittadino diventeranno teatro d’interventi effimeri, di installazioni tra arte, architettura e paesaggio, con la presenza di studenti e partecipanti provenienti da tutto il mondo: da Stoccarda a Bangkok, da Zurigo sino alla Nuova Zelanda. La ragione? Il patrimonio culturale identitario d’un luogo considerato di straordinaria eccezionalità e poiché nella filosofia di queste residenze artistiche c’è la clausola di lasciare alla città un’opera, opere che andranno a formare il costituendo spazio d’arte contemporanea ospitato nel complesso monumentale di san Domenico, in questo caso le opere lasciate da architetti e paesaggisti saranno installazioni temporanee o permanenti di rigenerazione urbana: dalla pulitura delle erbacce al riuso d’un muro, dal far riaffiorare un arco o un’edicola votiva (di cui è disseminata la città antica) all’emersione delle meridiane.

Special guest di queste residenze che vedono protagonista il paesaggio urbano Stefan Tischer, presidente e direttore scientifico di LandWorks, architetto paesaggista e progettista. All’attivo diversi progetti innovativi (dalla Germania all’Italia, dalla Francia al Canada) basati sempre su nuovi approcci concettuali per un’interpretazione contemporanea dell’architettura del paesaggio e la sua transizione verso l’urbanistica. Tra i progetti realizzati, gli esterni dell’Università di Dresda, il campus della Humboldt-Università di Berlino – Adlershof e l’Università di Wismar, il Paesaggio di Memoria dell’ex Campo di Concentramento femminile di Ravensbrück, oltre a vari progetti di Masterplan tra cui a Berlino, Amburgo, Trinidad e Tobago e la realizzazione di giardini e installazioni estemporanee: da Chaumont sur Loire in Francia a Ortus Artis nella Certosa di San Lorenzo di Padula, nel salernitano, dai Giardini di Metis in Canada all’installazione realizzata quest’anno nella Piazza Vecchia di Bergamo Alta, rappresentazione dell’essenza della biodiversità del territorio bergamasco.

L’architettura vista attraverso le arti: un concept che si sposa benissimo con le residenze artistiche dei BoCS cosentini, tra le più interessanti del Mezzogiorno d’Italia, e non solo. Residenze e ala polifunzionale vedranno un susseguirsi di workshop e atelier su architettura, architettura del paesaggio, fotografia, con un workshop di lavoro artistico-fotografico, protagonista il fotografo internazionale Filippo Romano, autore, tra gli altri, della mostra Verso il Mediterraneo ospitata a Palazzo Poli di Roma, promossa da Anas in collaborazione col Maxxi oltre 100 foto per un racconto del paesaggio attraversato dalla Salerno-Reggio Calabria.

Per la prima volta, a Cosenza, un workshop per la realizzazione d’installazioni artistiche nel paesaggio locale, ma anche un programma internazionale di sperimentazione basato su un metodo operativo tra arte, architettura e paesaggio, per la valorizzazione dei beni paesaggistico-culturali che si configura come un grande atelier di ricerca on site e open air per innescare o accelerare processi di valorizzazione del centro storico. Giacché qui, insieme agli attori locali e sotto la guida di professionisti di fama internazionale, i partecipanti, suddivisi in gruppi, lavoreranno sotto la direzione d’un team leader per 10 giornate molto intense volte alla realizzazione d’installazioni, per contribuire al recupero innovativo, al rinnovamento e alla ripresa economica di questo eccezionale borgo che è la città antica di Cosenza.

Fot© Fabio Costantino Macis

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