Il mondo FQ

Sondaggi, il Pd supera il M5s (di poco) ma nessuno ha la maggioranza. Gli elettori di Forza Italia vogliono allearsi con Renzi

Solo il 43% degli elettori intervistati preferirebbe andare alle elezioni anticipate, contro il 51% che invece è favorevole alla scadenza naturale della legislatura. Rimane stabile d'altra parte il gradimento nei confronti del premier Paolo Gentiloni, intorno al 44%
Sondaggi, il Pd supera il M5s (di poco) ma nessuno ha la maggioranza. Gli elettori di Forza Italia vogliono allearsi con Renzi
Icona dei commenti Commenti

Se si andasse alle elezioni domani nessuna coalizione tradizionale riuscirebbe a superare il 40% e dunque a ottenere la maggioranza dei seggi. Questo almeno secondo le stime di Demos per Repubblica che segnalano anche come il Pd sia tornato a superare il Movimento 5 Stelle seppur di un solo punto percentuale: 28,5% contro 27,5 %. Stabili le altre forze politiche con Forza Italia al 13,3 %, poco superiore al 12,9 della Lega Nord che domani celebra le sue primarie. Seguono a ruota Fratelli d’Italia al 4%, Mdp al 3,8%, Sinistra Italiana al 2,8%, Campo progressista al 2%, così come Alternativa Popolare di Angelino Alfano.

E visto che nessuna coalizione tradizionale potrebbe governare, per ottenere una maggioranza in parlamento occorrerebbe formare alleanze più larghe tra partiti distanti o addirittura in contrasto. Operazione che appare difficile. Solo il 32% degli elettori del Pd, infatti, gradirebbe un’alleanza col M5s: una percentuale che si alza fino al 42% nel caso di un governo con Forza Italia e Alternativa Popolare. Sette elettori su dieci del partito di Silvio Berlusconi, invece, vedono di buon occhio l’unione con Matteo Renzi: in pratica il 70% spinge per un Nazareno bis. Sul fronte pentastellato ad essere favorevoli a un’alleanza col Pd sono il 41% degli elettori. Qualcuno in più (il 47%) è invece favorevole a una coalizione con Fdi e Lega:  ipotesi che al momento è estremamente difficile da tradurre in realtà.

In ogni caso, al momento, solo il 43% degli elettori intervistati preferirebbe andare alle elezioni anticipate, contro il 51% che invece è favorevole alla scadenza naturale della legislatura (il 6% non è interessato al tema evidentemente). Rimane stabile d’altra parte il gradimento nei confronti del premier Paolo Gentiloni, intorno al 44%, che però perde quattro punti rispetto allo stesso sondaggio nel mese di marzo. Al contrario cresce la popolarità di Matteo Renzi che dopo aver rivinto le primarie è a quota 39%, sei punti in più rispetto a due mesi fa. Stessa percentuale per Giorgia Meloni, poi Matteo Salvini (stabile al 35%), Luigi Di Maio (al 33%, a marzo era al 37%), Giuliano Pisapia (32%). Sotto i trenta punti ecco i leader delle elezioni 2013: Pierluigi Bersani al 29%, Berlusconi al 28%, Grillo al 24%. Ultimi Roberto Speranza al 18% e Massimo D’Alema al 16%: rispettivamente volto e mente della scissione del Pd e la nascita di Mdp. Mossa che evidentemente non gli ha giovato: numeri alla mano i dem – o ex dem – antirenziani continuano a identificare Bersani come loro leader.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione