Gianni Cuperlo a margine di un incontro politico ha detto la sua sull’attuale stato di salute del Pd. “La scissione è stata una scelta dolorosa per tutti: per chi è andato e per chi come noi è rimasto. Le primarie sono un banco di prova che mette in discussione la maturità del nostro popolo”. Poi si sofferma su Renzi. “Io ho sempre riconosciuto i suoi meriti dell’esperienza di governo con i migranti, profughi, tono più alto in Europa, unioni civili e altro. Bisogna avere l’obiettività di riconoscere le luci che ci sono state, però il triennio si conclude e noi arriviamo a un congresso sull’onda di una successione di sconfitte gravi e severe e non c’è stata la volontà di capire le ragioni di tali sconfitte. Questo mi porta quindi a pensare che la candidatura di Orlando sia quella più capace perché in grado di ricostruire un’unità dentro e fuori dal Pd”.

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Pd, Ricolfi: “Il rapporto tra sinistra e popolo non esiste più. Renzi? Populismo dall’alto”

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