Di tutor che, oltre a controllare la velocità media in autostrada, verifichino la validità della copertura assicurativa, se ne parla ormai da tempo: era fine 2015 quando con un emendamento al ddl Stabilità di Sergio Boccadutri (Pd), è stato introdotto il concetto di autovelox “multifunzione”, in grado di controllare pure la Rc e la revisione in base alla targa del veicolo. Quest’ultima e la consultazione in tempo reale delle banche dati permetterà in futuro l’invio dei verbali tramite posta elettronica certificata e anche di fare a meno della documentazione cartacea dell’auto.

Ora, in perfetta sincronia con il 70° compleanno della Polizia Stradale, arriva l’annuncio dell’adeguamento tecnico degli occhi elettronici sparsi sulla rete autostradale all’espletamento dei sopracitati controlli. Lo ha confermato Giuseppe Bisogno, capo della Polstrada. Al via libera definitivo manca “solo” l’aggiornamento del Codice della Strada per abilitare il sanzionamento automatizzato… che sarebbe una vera e propria manna dal cielo dato che in Italia sono stimati in oltre 4 milioni i veicoli in circolazione privi di una copertura assicurativa.

Il tutor non potrà nulla però contro gli automobilisti con targa estera rilasciata nella UE, visto che gli stati membri non possono elevare multe alle auto immatricolate negli altri Paesi comunitari, anche se risulta dimostrata l’assenza della Rc: significa che per le vetture immatricolate nell’Unione Europea vale il principio di “presunzione di copertura assicurativa”. Sull’efficienza del tutor non si discute comunque: lo scorso anno ha registrato ben un milione di infrazioni per eccesso di velocità.

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