Come confermano i dati statistici della Polizia di Stato, sono in diminuzione i furti di autovetture, furgoni e fuoristrada: si è passati dagli 114.121 casi del 2015 ai 108.090 del 2016 (-5,28%), con oltre 47mila ritrovamenti. Per le autovetture il dato è ancora più incoraggiante, con i furti del 2016 calati di circa l’8,8% rispetto al 2015: 93mila contro i precedenti 102mila, con 40mila rinvenimenti, pari al 43% del totale.

Le maglie nere nella classifica dei furti per regione appartengono a Campania, Lazio e Puglia (cucchiaio di legno per la Lombardia), dove vengono ritrovate circa il 33% delle vetture rubate. Le aree geografiche più tranquille per i proprietari di auto sono invece la Valle d’Aosta, appena 53 auto rubate, seguita dal Trentino con 210 e l’Umbria con 386.

“Abbiamo riscontrato che le organizzazioni criminali – spiega Giuseppina Minucci, Dirigente del Servizio di Polizia Stradale – hanno rapidamente affinato i metodi, tenendo il passo con le evoluzioni tecnologiche compiute dalle case automobilistiche. Alle tradizionali modalità utilizzate per rubare i veicoli quali la rottura del finestrino, la forzatura delle portiere o del bagagliaio, i ladri hanno affiancato tecniche sempre più ingegnose che, molte volte, riescono a garantire l’apertura delle vetture, nonostante tutte le precauzioni possibili prese dai proprietari”.

Le auto più rubate nel Bel Paese sono, logicamente, quelle più vendute ed utilizzabili anche per la ricettazione dei pezzi di ricambio: parliamo di Fiat Panda, Punto e 500, seguite da Lancia Ypsilon, Ford Fiesta e Volkswagen Golf. Fra i suv invece i ladri prediligono la Land Rover Range Rover, la Nissan Qashqai, la Toyota Rav4 e la Kia Sportage.

“A causa dei gruppi criminali transnazionali”, si legge nel comunicato ufficiale della Polizia, “i mezzi prendono rotte diverse, venendo “piazzati” in Asia e Africa centrale, in Turchia fino a raggiungere il Medio Oriente attraverso il porto di Ancona. In un caso l’indagine è arrivata fino in Giappone”. In Europa la refurtiva si muove sfruttando corrieri, autocarri o furgoni. Mentre per superare i confini dell’Unione Europea vengono adoperati container imbarcati nei più importanti porti italiani ed esteri.

Per mettere i bastoni fra le ruote ai vari Lupin delle quattro ruote, è utile seguire alcuni consigli: “Il primo”, spiega la Minucci, “è accertarsi sempre della chiusura delle auto ed effettuare tale operazione sempre a distanza ravvicinata. Il secondo suggerimento è per chi ha auto con sistemi antifurto satellitare o a radiofrequenze: in caso di furto è fondamentale la tempestività della segnalazione: prima si segnala il furto più aumentano le possibilità che il mezzo venga rintracciato in territorio nazionale e restituito al legittimo proprietario. La buona notizia è che continuano a mantenere la loro deterrenza il classico bloccasterzo e gli altri sistemi antifurto meccanici“.

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