“Abbiamo condiviso la necessità di sviluppare un sistema di relazioni più efficace e di stipulare un accordo finalizzato a qualificare e rendere più competitiva l’offerta turistica territoriale. Il fine è anche sensibilizzare e coinvolgere tutti gli attori locali e le comunità promuovendo e diffondendo i principi legati alla “cultura di sistema” e alla “cultura dell’accoglienza turistica” con l’obiettivo di incentivare e sostenere la pianificazione e la riqualificazione territoriale in relazione alle esigenze di sviluppo turistico. È necessario incrementare i flussi turistici attraverso l’attuazione di una politica di sviluppo più efficiente e indirizzata a favorire la destagionalizzazione delle presenze”. A parlare così è Domenico Casagrande, direttore del Palmanova Outlet Village, il villaggio commerciale appena oltre il casello di Palmanova (Udine) lungo l’autostrada A4.

Cosa c’entri “il primo outlet del Nord-Est dell’Italia e il primo a richiamare visitatori non solo dall’Italia ma anche da Slovenia, Croazia e Austria”, con “l’offerta turistica territoriale” e “lo sviluppo turistico”, è presto detto. Un comunicato del Comune, celebre per la fortezza cinquecentesca a pianta poligonale a stella con nove punte, chiarisce tutto. “Il Palmanova Outlet Village, la città di Palmanova, candidata Unesco, e la Fondazione Aquileia, che opera al fine di valorizzare la città romana, uniscono le forze e guardano alla promozione dello sviluppo turistico regionale a beneficio dei cittadini … È stata, infatti, siglata una convenzione (durata 3 anni) tra Palmanova e l’Outlet Village, che prevede lo sviluppo di strategie e l’organizzazione di eventi d’interesse per la collettività”.

Diversi soggetti uniti per valorizzare il patrimonio storico-artistico-archeologico di un comprensorio ricco di potenzialità. Un progetto condiviso di sviluppo del territorio. “Ogni accordo e strumento che permette di far conoscere, a livello nazionale e internazionale, la bellezza e unicità di Palmanova è valutato positivamente dall’amministrazione comunale. In sintonia con il Palmanova Outlet Village e Aquileia pensiamo di far crescere turisticamente il territorio”, ha commentato il sindaco di Palmanova, Francesco Martines. Insomma, nessun dubbio. Evviva l’accordo. Con questa accezione la notizia è pubblicata da diversi quotidiani e rilanciata anche dall’Ansa.

D’altra parte ci sarà anche una serie di iniziative “in occasione dei principali eventi in programma nella città stellata”. E sono proprio queste iniziative che possono permettere di farsi un’idea più precisa. Di verificare la bontà dell’operazione. Quindi avanti con il “Palmanova Shuttle”, che vedrà impegnati il Comune di Palmanova, l’associazione “Palmanova Città da Vivere”, il Palmanova Outlet Village e la Fondazione Aquileia. Si tratta di “un’operazione turistico-culturale che proporrà, per i mesi di giugno e luglio, ogni martedì, un tour culturale-esperienziale. Si parte la mattina in pullman da Grado per arrivare nella città stellata dove si ammireranno Piazza Grande, Borgo Cividale, la Fortezza e le fortificazioni. Nel pomeriggio una visita ai siti archeologici della città di Aquileia, quindi il ritorno a Grado. Tutto totalmente gratuito. Alle guide che accompagneranno le comitive provvederà il Comune, al pullman l’Outlet. Ma non è tutto.

Il tour-culturale-esperienziale prevede altro. “Alle 12.30 partenza per il Palmanova Outlet Village dove la struttura metterà a disposizione dei turisti un menù a prezzo agevolato/convenzionato in uno o più ristoranti”. Poi, fino alle 16 “i clienti potranno fare visita agli store dello shopping center friulano, beneficiando di particolari sconti grazie alla carta fedeltà”. Così il pacchetto è pronto. Già, perché, nonostante i toni entusiastici del sindaco di Palmanova, del direttore dell’Outlet e di quello della Fondazione Aquileia, un dubbio rimane. Più che legittimo.

E’ proprio sicuro che il “Palmanova shuttle” valorizzi il patrimonio culturale di quella provincia? L’impressione è che piuttosto di un viaggio attraverso il patrimonio culturale di Grado, Palmanova e Aquileia sia una di quelle gite a prezzi stracciati che qualche anno fa andavano di gran moda. Con poca spesa si andava in pullman in varie località italiane. Anche in quelle occasione era prevista una sosta. Per l’acquisto di set completi di pentole, articoli per la casa o enciclopedie. Anche in quelle occasioni era previsto il pranzo. Tutto compreso, allora come ora.

Qualcuno penserà che si tratti di snobismo elitario. In realtà si tratta di qualcosa di molto diverso. Soprattutto più democratico. Il timore che le visite ai monumenti si possano trasformare in viaggi organizzati. Per fare shopping all’outlet di zona.

Articolo Precedente

Giovani in Italia, lo studio: “Diventano autonomi economicamente a 40 anni”

next
Articolo Successivo

Cino Tortorella, ‘voglio ricordarti come eri’

next