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Viaggi in aereo, attenzione: c’è un topo a bordo. E ora chi mi rimborsa il volo?

Viaggi in aereo, attenzione: c’è un topo a bordo. E ora chi mi rimborsa il volo?
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Insolita disavventura a bordo di un Boeing 777 della British Airways in partenza lo scorso 1 marzo dall’aeroporto di Londra Heathrow per San Francisco. L’aereo si stava preparando a rullare quando una hostess si è accorta della presenza di un topo che passeggiava tra le poltroncine della Business. Tutti i passeggeri sono stati immediatamente fatti scendere (uno di loro ha raccontato alla BBC che l’annuncio della compagnia è stato: “Vi preghiamo di abbandonare il veicolo perché si è verificato un evento piuttosto insolito”) e per loro è stato predisposto un altro volo, quattro ore dopo.

Dopo attimi di incomprensione e di comprensibile incredulità, in sala d’attesa i passeggeri hanno cominciato a inondate Twitter di cinguettii scherzosi: “Un topo a bordo è stato fatto scendere. Forse non aveva il visto?” e “Venderò la storia all’industria cinematografica”.

Secondo AirHelp – società specializzata nei reclami per ritardi e cancellazioni nel trasporto aereo, a cui si sono già rivolti alcuni dei passeggeri a bordo – a non riderci su potrebbe essere però proprio la British Airways. Ogni problema con diretta responsabilità della compagnia aerea obbliga infatti la stessa, per legge, anche in casi limite come questo, a risarcire i passeggeri con una somma che va dai 250€ fino ai 600€, a prescindere dal prezzo pagato per il proprio biglietto. Quindi la British Airways, secondo Lorenzo Asuni, Marketing Manager di AirHelp, “dovrà risarcire ciascuno dei 298 viaggiatori a bordo con 600€, come indicato dal Regolamento Europeo CE261, per un totale di 178.800€”.

Questa, subito dopo “l’incidente”, è stata la risposta della British Airways: “Sappiamo che in tantissimi vogliono volare con noi a San Francisco, ma in questa occasione a bordo c’era un piccolo ospite che abbiamo dovuto rimandare al gate. Tutti quelli che avevano due gambe sono ora in volo per la California, ci scusiamo per il disagio”.

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