Il mondo FQ

L’alfabeto 2016 del M5S

L’alfabeto 2016 del M5S
Icona dei commenti Commenti

La redazione blog di questo giornale empio mi ha chiesto di fare un pezzo sul 2016 del Movimento 5 Stelle. Io però non ho voglia, perché ho di meglio da fare. Tipo fare il culo a Nardella a Fifa 2017. Quindi la risolverò in breve con un alfabeto grillino atto a riassumere l’anno che volge al termine.

A come Appendino. Una delle poche M5S a piacere praticamente a tutti. La vittoria perfetta (perché Torino è una città meno difficile di altre) e il nome ideale (perché è brava e non fa paura ai moderati). Chi però sostiene che la Appendino sarà la candidata Premier alle prossime elezioni non ha capito un gozi. I 5 Stelle, se hanno un incarico, lo portano a termine.

B come Becchi, il Beruschi dei poveri. Fino a pochi mesi fa era l’idolo dei talebani e guai a toccarlo. Ora che spala sterco a getto continuo sui 5 Stelle, è diventato pure per i khomeinisti un tizio stralunato e impresentabile. Sveglia: lo era anche prima. Infatti lo chiamavano sempre in tivù come “ideologo grillino”. Il sottotesto era: “Se questo qua è l’ideologo, figurati gli altri”.

C come Casalino. Gestisce la comunicazione della seconda (o prima) forza politica italiana. A voi sembra normale?

D come Di Maio e Di Battista. Il primo esce ridimensionato dal 2016, il secondo rafforzato.

E come Esito referendario (okay, questa è forzata, ma la “C” di Costituzione e la “R” di referendum erano occupate). Quella del 4 dicembre è una vittoria soprattutto – non solo – del M5S. Tra i primi (non i primi) a crederci, tra i più attivi a spendersi.

F come Faide. Quelle che dentro i 5 Stelle ci sono spesso. E mica solo nella Capitale.

G come Gianroberto e Grillo. Il primo se n’è andato anzitempo, il secondo è ancora decisivo.

H come la terzultima lettera di quel tale, mi pare un dittatore efferato, che col Cile c’entrava parecchio e col Venezuela parecchio meno. Ditelo, di grazia, a Di Maio.

I come Italicum. Nato per ammazzare il M5S, era divenuta la legge ideale per i 5 Stelle. A gennaio, per fortuna, la Consulta lo bombarderà dalle fondamenta. Serve una nuova legge elettorale. Che non sarà né quel che resterà dell’Italicum e neanche il cervellotico Toninellum. Bensì una legge perfetta per disinnescare i grillini. Daje.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione