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Agente forestale in congedo girò film porno a Miami, sospeso per 3 mesi

L'uomo, 43 anni, è indagato per truffa aggravata per essersi allontanato dalla Basilicata per 36 giorni dei 268 che gli erano stati concessi per assistere un parente malato. Agli inquirenti aveva dichiarato di essere stato sedotto da due donne e non si era accorto di essere protagonista di un video
Agente forestale in congedo girò film porno a Miami, sospeso per 3 mesi
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Un film pornografico girato, incredibilmente “a sua insaputa”, a Miami mentre era in congedo retribuito per “gravi motivi familiari“. Per un agente della Forestale è arrivata quindi la sospensione dal servizio per tre mesi decisa dal gip di Potenza Amerigo Palma. L’uomo, 43 anni, è indagato per truffa aggravata per essersi allontanato dalla Basilicata, come riporta la Repubblica, per 36 giorni dei 268 che gli erano stati concessi per assistere un parente malato. Inclusi quelli “dal 23 luglio al 10 agosto 2015”, quando “si recava negli Stati Uniti per girare un film porno”. A scoprire la seconda attività dell’agente sono stati i superiori che avevano visto il “trailer” del film che era in vendita online, dopo aver ricevuto probabilmente una soffiata.

L’uomo però, dopo essere stato scoperto, è passato al contrattacco e ha presentato un esposto perché le immagini erano state condivise su WhatsApp. Agli inquirenti aveva spiegato che da anni frequenta Miami e che era stato sedotto da due donne nella piscina di un albergo senza rendersi conto di essere diventato protagonista di un filmino a luci rosse. Il pm titolare dell’inchiesta ha disposto di acquisire il suo passaporto per confrontare le date dei viaggi oltreoceano con quelle del periodo di congedo retribuito ed è risultato che fosse in Florida nel periodo contestato.

Il gip quindi, che non ha creduto alla sua versione dei fatti, ha emesso il provvedimento di sospensione. Per il giudice il fatto che l’uomo si sia allontanato dal parente, di cui avrebbe dovuto occuparsi, verrebbe aggravato dall’“evidente violazione dell’espresso divieto di svolgere, in concomitanza del congedo, qualsiasi altra attività lavorativa”. Dal momento che “le circostante di tempo e di luogo (…), gli impegni economici sostenuti dall’indagato, il profilo professionale dell’attrice protagonista, la pubblicazione e pubblicizzazione online, fanno evidentemente ritenere che l’attività sia stata regolarmente retribuita”.

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